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Dimissioni, Marino: «Sto riflettendo». Renzi: totale appoggio a Orfini

Dopo giorni di braccio di ferro con il Pd, il sindaco dimissionario di Roma Ignazio Marino continua a tenere con il fiato sospeso la città, che rimane in attesa delle sue decisioni in merito alla dimissioni da primo cittadino: ritirarle o confermarle? In serata, da Cuba, il premier ribadisce la linea anti-Marino del partito: «La posizione del Pd è autorevolmente espressa da Orfini a cui va il mio totale sostegno», spiega il premier ai giornalisti escludendo un incontro a breve con l’ex chirurgo.

Stabilità, martedì incontro Renzi-minoranza dem
Parlando della legge di Stabilità e dei malumori interni al partito Renzi ha quindi dato appuntamento alla minoranza dem per martedì prossimo: «Avremo un incontro politico sincero perché non si possono mettere più soldi e avere un costante coro di polemiche da parte di una parte della maggioranza, bisogna parlarsi con grande chiarezza e intendersi su che cosa è più di sinistra se discutere sul tetto ai contanti o mettere 700 mln sulla povertà».

Marino: «Sto riflettendo»
L’attesa dei romani per una parola definitiva del sindaco sul proprio destino politico è andata ancora una volta delusa. Al termine della giunta capitolina il sindaco uscente non ha infatti annunciato il ritiro delle proprie dimissioni, ma ha incontrato il commissario dei dem a Roma Matteo Orfini a casa del vicesindaco Marco Causi. «La riunione è andata benissimo e, come ho detto nei giorni scorsi, sto riflettendo», ha spiegato poi lo stesso Marino al termine dell'incontro Orfini.

In Giunta nessuna accenno alle dimissioni
Dal Campidoglio spiegano che oggi si è svolta una «giunta tecnica» presieduta dal sindaco nella quale «non si sono affrontati temi politici come le dimissioni». Ma le stesse fonti assicurano che il sindaco sta ancora riflettendo sulla possibilità di tornare sui suoi passi portando la questione politica nell’aula del consiglio. Qualsiasi ipotesi in merito rimane comunque allo stato «una fuga in avanti».

Aria pesante nel partito
Naturalmente il ritiro delle dimissioni segnerebbe un’ulteriore spaccatura tra Marino e il Pd, costretto ad «allearsi» con l’opposizione per far sì che il sindaco venga alla fine sfiduciato. Per dire del clima che si respira nel partito il commissario romano Matteo Orfini si rivolge a Fabrizio Barca in un post su Facebook e attacca: «Il processo di rinnovamento e ricostruzione del Pd romano non si fermerà per mano di strumentali opportunisti. In questi mesi tanti ne abbiamo combattuti insieme, e insieme continueremo a cambiare il Pd Roma». Nulla di fatto in giunta neanche in merito al dossier sulla completa pedonalizzazione dei Fori imperiali: la vicenda «è stata affrontata ma non hanno ancora deciso» e della cosa si potrebbe riparlare forse domani in una nuova riunione di giunta.

Cantone: Milano modello difficile da esportare a Roma
Intanto il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso di un discorso a Palazzo Marino dopo essere stato insignito dal sindaco Giuliano Pisapia del sigillo di Milano ha ricordato: «L’Ocse ha sempre criticato l’Italia per la disattenzione al fenomeno della corruzione, mentre adesso la vicenda Milano è diventata un modello. Stiamo provando a esportare il modello Milano a Roma. Roma non sta dimostrando di avere gli anticorpi morali di cui ha bisogno, ma auspichiamo che li trovi in fretta». Successivamente, parlando con i giornalisti, Cantone ha un po’ smorzato i toni: «A Roma - ha precisato - sto affrontando delle difficoltà, ora in gran parte superate grazie all’impegno profondo dei funzionari, perché il comune di Roma non é fatto solo dai soggetti di Mafia Capitale, ci sono anche tantissime persone per bene. Tuttavia il problema principale è trovare una squadra in grado di funzionare».

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