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Campidoglio, l’endorsement di Berlusconi: «Marchini nostro candidato». Pd verso le primarie

Archiviata a fatica la pratica Marino, con il Pd costretto all'autoffandamento dei propri consiglieri comunali, per la Capitale si apre la stagione del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, in arrivo dalla prefettura di Milano per “gestire” l'imminente Giubileo con il know how acquisito con Expo. E traghettare la città verso le elezioni, tema caldo dei prossimi mesi. Ad aprire le grandi manovre per la scelta de candidati al Campidoglio è oggi il leader di Forza Italia, che in una intervista a Repubblica annuncia l’endorsment per Alfio Marchini: «Sarà il nostro candidato a Roma. Lui comunque si candida, proporre un nostro nome alternativo porterebbe a una sconfitta certa».

Marchini «figura sulla quale si può puntare»
Al Comune Marchini - politico indipendente eletto in Consiglio comunale con una propria lista civica - c`è già, ha ricordato l'ex premier, e «se proponessimo un altro candidato vorrebbe dire andare divisi e perderemmo di sicuro. Marchini non l’ho visto, ma l’ho sentito di recente. Piace, piace soprattutto alle donne. È una figura sulla quale si può puntare». Da escludere quindi l'appoggio di Forza Italia a Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia e accreditata nelle ultime settimane come possibile punto di convergenza del centrodestra. Per Berlusconi non sarebbe un buon candidato per guidare il Comune anche perché «Giorgia punta alla Regione. Lei sarebbe un buon governatore».

Il Pd conferma le primarie
A sinistra, è il giorno dell'analisi e della riflessione critica su quanto accaduto, processo che non si esaurirà rapidamente. Unico punto fermo, al momento, la conferma delle primarie come strumento di selezione del candidato. Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, le difende anche rispetto al passato, e in un'intervista a Il Messaggero ricorda quelle vinte da Marino: «Noi abbiamo delle regole e ci siamo comportati di conseguenza». Il Pd poi ha aiutato l'ex sindaco «in tutti i modi per poter fare bene», mettendo a disposizione «dirigenti del partito a livello nazionale e uomini esperti», ma Marino «ha dimostrato di non essere in grado di sapere gestire questa città».

Orfini: per noi Marchini non è un’opzione politica
Su quale candidato si orienterà il Pd romano? Decideranno le primarie, ha ribadito ieri a “Otto e mezzo” il commissario del partito a Roma Matteo Orfini, escludendo comunque l'idea di una candidatura Marchini («per noi non è un'opzione politica») o Lorenzin, la ministra della Salute esponente di Ap ma in sintonia con il premier Matteo Renzi. Noi, ha concluso Orfini, «dobbiamo cercare una candidatura che tenga insieme il centrosinistra», ed io «sto lavorando per organizzare le primarie», che «saranno utili per trovare una scelta giusta per il candidato».

Per il M5S “Comunalie” entro dicembre
Altra incognita è la scelta del Movimento 5 Stelle, che molti sondaggi danno come probabile vincitore della corsa al Campidoglio. Il nome del candidato pentastellato dovrebbe essere scelto entro dicembre con le “Comunalie”, la consultazione online aperta agli iscritti M5S. Secondo alcune fonti interne al movimento i quattro consiglieri uscenti sarebbero in pole position «alla luce del lavoro svolto in questi due anni» e avendo «maturato esperienza e contatti». Al momento, la preoccupazione più grossa è quella di tener fuori dal gli opportunisti dell'ultimora. Si teme infatti «l'assalto alla diligenza che molti vorrebbero fare con M5S».

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