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A Roma si insedia il commissario Tronca

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il dopo marino

A Roma si insedia il commissario Tronca

  • –con articolo di Sara Monaci e Marta Paris

Il prefetto Paolo Francesco Tronca si è insediato in Campidoglio. Il neo commissario della Capitale ha lasciato Palazzo Valentini, sede della Prefettura, dove si è recato per ricevere la formalizzazione dell'incarico da parte del prefetto Franco Gabrielli, poi è salito in Campidoglio, e ha preso possesso dei suoi uffici, dai quali curerà la regia del Giubileo e l'ordinaria amministrazione di Roma dopo la decadenza di Ignazio Marino dall’incarico di primo cittadino.

Oggi il primo impegno ufficiale: al Verano per la messa del Papa
Poco dopo il suo arrivo in Campidoglio il commissario straordinario Tronca si è affacciato dal balconcino dell'ufficio del sindaco con vista sui Fori Imperiali. Rivolgendosi ai cronisti in strada, il prefetto ha augurato «buon lavoro e buona domenica». Alle 16 il suo primo impegno istituzionale: Tronca è infatti atteso al cimitero del Verano per la tradizionale messa che il Papa celebra in memoria dei defunti. «È una sfida, vedremo quello che riuscirò a fare», ha poi commentato Tronca rispondedo ai giornalisti al termine della cerimonia.

Per la Capitale sì al “Modello Milano” basato sul gioco di squadra
Lo stile con cui assolverà al suo incarico, ha spiegato Tronca a QN nella sua prima intervista da commissario della Capitale, sarà improntato al “modello Milano”, cioè lavoro di squadra «con unità d'intenti badando a raggiungere gli obiettivi». Ribadendo quanto detto ieri, Tronca ha garantito che affronterà la missione addidatagli dal ministro dell’Interno «con lo stesso orgoglio, lo stesso spirito e la stessa tenacia con cui ho cercato di gestire in questi due anni, il semestre europeo, il vertice Asem e l'Expo».

Roma città complessa, da soli non si raggiunge alcun risultato
«La capitale - ha ammesso Tronca - è una realtà complessa, enorme. La vera sfida, allora, è un'altra: bisogna avere la capacità di prendere il meglio dell'esperienza milanese e adattarla alla nuova realtà». «Non conosco ancora la realtà dei problemi che andrò ad affrontare. In questo momento - ha proseguito - posso solo garantire che continuerò ad adottare un metodo di squadra, il metodo nel quale ho sempre creduto e che mi ha aiutato a risolvere grosse emergenze fin da quando ero capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, un'esperienza forte e molto formativa. Da soli non raggiunge alcun risultato».

Sporcarsi le mani tenendo gli occhi puliti
«Credo che quando si ricoprono certe cariche e quando si hanno certe responsabilità, bisogna saper tenere fermo il timone e guardare sempre avanti. Io seguo e seguirò sempre i binari della legalità - ha concluso Tronca - dell'esperienza e della mia conoscenza. Secondo le direttive dello Stato, del quale sono servitore. Quando ero capo del Dipartimento dei vigili del fuoco dicevo sempre ai miei uomini di stringere i denti e di sporcarsi le mani ma tenendo sempre gli occhi puliti. Questo è il senso di ciò che è lo Stato».

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