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Incidenti stradali: ogni giorno in Italia 9 morti e 688 feriti. Messina…

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rapporto aci-istat

Incidenti stradali: ogni giorno in Italia 9 morti e 688 feriti. Messina e Catania hanno il più alto indice di mortalità

È una strage quotidiana quella che si consuma ogni giorno sulle strade italiane, dove si registra una lievissima riduzione delle vittime della strada (- 20 morti). Continuano a diminuire, seppur lentamente, gli incidenti (-4.629) e i feriti nei sinistri (- 6.946). È il quadro tracciato dall'ultimo rapporto Aci-Istat, presentato oggi a Roma, secondo il quale nel 2014 rispetto all'anno precedente il numero dei morti sulle strade è diminuito di appena lo 0,6% a fronte di una flessione del 2,5% dei sinistri e del 2,7% dei feriti.

Lo scorso anno 177mila incidenti con 3.381 morti
In totale nel 2014, si sono registrati in Italia 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone (181.660 nel 2013), che hanno causato 3.381 decessi (3.401 nel 2013) e 251.147 feriti (258.093 nel 2013). In media lo scorso anno ogni giorno si sono verificati 485 incidenti, sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 688, con un costo sociale dei sinistri di circa 18 miliardi di euro.

Incremento della mortalità nei centri urbani
A pesare sul dato italiano, l'incremento della mortalità stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti. La città con il più alto indice di mortalità sulle strade urbane è Messina (1,6 morti ogni 100 incidenti), seguita da Catania (1,4), mentre i valori più bassi si registrano a Bari (0,3), Milano (0,4) e Genova (0,4). Il 2014 è stato un anno nero per i ciclisti: 273 i morti a causa di incidenti stradali, 16.994 i feriti. Colpisce, leggendo il rapporto, la percentuale delle morti: +8,8% rispetto al 2013, soprattutto se paragonata alla variazione di altre categorie: +0,3% i morti tra gli automobilisti; +4,9% i pedoni; addirittura -4,3% tra i motociclisti.

Sticchi Damiani: il 50% dei procenti delle multe vadano alla mobilità
«I dati dimostrano l'urgenza di garantire l'utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza stradale soprattutto in ambito urbano – ha detto il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani – con attraversamenti pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci a scongiurare i pericolosi urti laterali». Per il presidente dell'Istat Giorgio Alleva, «è sempre più importante disporre di dati di elevata qualità e non di resoconti parziali o aneddotici. La strategia vincente per raggiungere questo obiettivo è stata attivare un modello aperto di coordinamento, con la regia dell'Istat, tra Stato, Regioni ed Enti locali».

Cresce il numero delle vittime fra i pedoni
Torna a crescere, a differenza dell'anno precedente, il numero delle vittime tra i pedoni (578 morti, +4,9% rispetto al 2013) e i ciclisti (273 morti, +8,8% rispetto al 2013), mentre prosegue il calo della mortalità sulle due ruote a motore (-4,3% rispetto al 2013). L'indice di mortalità, cioè il numero di morti ogni cento sinistri, è ancora molto elevato se si considerano le categorie 'sensibili': 2,75 per i pedoni, 1,69 per i motociclisti e 1,41 per i ciclisti, contro lo 0,67 delle automobili e lo 0,74 degli autocarri. La fascia di età più a rischio resta sempre quella dei giovani tra 20 e 24 anni (268 vittime), ma aumentano i decessi tra gli over 75 (+11,1%) e i bambini tra 0 e 14 anni (+12,7% ).

Il venerdì il maggior numero di incidenti, la domenica i più gravi
Il venerdì è il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti stradali: 27.201, pari al 15,4% del totale. La domenica avvengono, però, i sinistri più gravi (3,1 morti ogni 100 incidenti), seguita dal sabato (2,3). Nella fascia oraria notturna (tra le 22 e le 6 del mattino), l'indice è più elevato fuori città.

Distrazione e velocità le cause principali dei sinistri
Dal rapporto Aci-Ista emerge che distrazione (21,4%), velocità elevata (17,3%) e mancato rispetto della distanza di scurezza non adeguate (13,4%) sono i motivi più frequenti di incidenti su strade extra urbane. In città, invece, la causa dei sinistri è legata soprattutto alla mancata osservanza di precedenze e semafori (18,6%), seguita da distrazione (15,4%) e velocità (9,2%). L'eccesso di velocità è anche causa della maggior parte delle sanzioni: oltre alle infrazioni legate al mancato possesso di documenti di circolazione e assicurazione o alla sosta vietata, principalmente contestate da Polizia stradale e Polizie locali, nelle prime posizioni si trovano l'eccesso di velocità, il mancato uso di dispositivi di sicurezza (cinture, casco e sistemi di ritenuta per bambini), ma anche il mancato uso di lenti o l'uso di telefoni cellulari o cuffie.

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