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Bankitalia: poca collaborazione della Pa sull’antiriciclaggio. …

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la denuncia dell’Uif

Bankitalia: poca collaborazione della Pa sull’antiriciclaggio. Cantone (Anac): «Corruzione negli appalti aumentata»

«In questo momento la Pubblica amministrazione rappresenta un cono d'ombra nelle attività di antiriciclaggio e quindi di anticorruzione». La denuncia arriva dal direttore dell'Unità di Informazione Finanziaria (Uif) istituita presso la Banca d'Italia, Claudio Clemente in occasione del convegno alla Camera “Prevenzione della corruzione nella riforma della Pubblica amministrazione”. «Ha collaborato - ha aggiunto Clemente - assolutamente poco» nonostante dal 1991 la sua collaborazione sia obbligatoria per legge.

«Nel 2014 - ha ricordato - su oltre 71mila segnalazioni di operazioni sospette, solo 18 sono arrivate dalla Pa e nel 2013 erano state 24». Il problema, secondo Clemente, è «che non è stato creato un sistema organizzativo per ottemperare agli obblighi di antiriciclaggio prevista dalla legge». Ora, però, ha evidenziato il direttore della Uif, «sono stati finalmente emanati gli indicatori di anomalia». Una novità, ha ricordato, «di poche settimane fa», frutto del lavoro congiunto di Uif, ministero dell'Interno, Anac.

Per Clemente l'elemento più importante è che viene data «un'indicazione sull'organizzazione. Si è cercato - ha spiegato - di renderla il più semplice e agile possibile, senza creare ulteriori norme. Per cui i soggetti che devono collaborare sono gli stessi che collaborano con l'anticorruzione».

Cantone: corruzione negli appalti aumentata
Per evitare la corruzione negli appalti «le abbiamo provate tutte, con i risultati che abbiamo, cioé con il risultato che la corruzione certamente non si é ridotta, anzi per certi versi e' cambiata: come ha detto Davigo le indagini sulla corruzione hanno avuto un effetto darwiniano, hanno eliminato i corruttori e i corrotti fessi e hanno lasciato quelli davvero bravi». Così il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenendo al seminario organizzato alla Camera da Italiadecide e associazione Aequa.

«Questo é un dato, contro il quale si può però provare a scommettere provando a utilizzare idee nuove. Per fortuna siamo in una democrazia: se le idee non dovessero funzionare si puo' sempre tornare indietro», ha concluso Cantone. «Fino a oggi il sistema» di contrasto alla corruzione «ha funzionato molto male perché ha messo tutto in campo sul meccanismo della repressione. Oggi, per la prima volta, è stato messo in campo un sistema di prevenzione, che per sua natura e' una medicina lenta, omeopatica, che richiede cambiamenti di abitudini, interventi che incidono sui comportamenti personali. Ma la prevenzione non significa bacchetta magica: chi si aspetta dalla prevenzione la bacchetta magica ha già scommesso sulla fine della prevenzione» ha concluso Cantone.

Madia, più turnover? La decisione passa dal Mef
Quanto invece alla possibilità di aumentare le soglie per il turnover degli statali previsti dalla legge di Stabilita, il ministro Marianna Madia a margine del convegno alla Camera ha precisato che « la discussione in Commissione Bilancio, è una decisione che non dipende solo dalla funzione pubblica, ma passa anche dal Mef e da palazzo Chigi».

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