Italia

Caso Campania, opposizioni all’attacco. Boldrini: partiti…

  • Abbonati
  • Accedi
l’inchiesta di roma

Caso Campania, opposizioni all’attacco. Boldrini: partiti facciano pulizia

La bufera giudiziaria che nelle ultime ore ha investito il Governatore della Campania è l’ennesimo campanello d’allarme per la politica che ultimamente «non sta dando il meglio di se’». A Firenze per un evento europeo, la presidente della Camera Laura Boldrini invita a reagire, sia come cittadini, attivandoci per essere «tutti piu' attivi contro corruzione», sia come partiti, che debbono «fare pulizia al loro interno». L’appello di Boldrini si perde però nelle clamore delle polemiche che hanno accompagnato la notizia dell’indagine per corruzione a carico di De Luca e altri sei indagati.

Opposizioni all’attacco
Per l’opposizione, prende posizione tra i primi Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, che parla di caso «inquietante», e sollecita il premier Matteo Renzi a spiegare la vicenda «ai campani e a tutto il Paese». Da chiarire in particolare «per quale motivo ha ceduto alla candidatura di una figura che rischia di trascinare nel caos istituzionale un'intera regione. Occorre chiarezza, trasparenza e che si proceda rapidamente a un ricambio», conclude. Sugli scudi anche la Lega, con il segretario Matteo Salvini che intervenendo ad Agorà (Rai 3) si augura che «non sia vero nulla, perchè si tratta di cose gravi come la corruzione di un magistrato».

Dal M5S la richiesta di dimissioni per De Luca: «Si torni alle urne»
Meno cauto il commento su Facebook del grillino Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, secondo cui «è inaccettabile» che la Campania «continui a essere in balia delle vicende giudiziarie dell'ex sindaco di Salerno. E in questo Matteo Renzi ha responsabilità enormi. Ma questo è il Pd e a rimetterci purtroppo siamo sempre e solo noi cittadini. Basta». Dai parlamentari campani del Movimento (Isabella Adinolfi, Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano e Angelo Tofalo) arriva a ruota la richiesta ufficiale di dimissioni del Governatore e l’immediato ritorno alle urne. Per loro, De Luca «ha una responsabilità politica nella scelta dei suoi collaboratori e Nello Mastursi non è uno qualsiasi, nè un collaboratore dell ultima ora, ma il fidato uomo macchina nell'organizzazione di tutte le sue campagne elettorali. I cittadini campani, concludono, «hanno diritto di conoscere la verità e non possono piu' essere presi in giro. In qualsiasi Paese civile non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di chiedere le dimissioni, ma De Luca ha già dimostrato in passato che il suo interesse personale viene prima dell interesse della collettività».

Bernini (FI): sconcertante che De Luca dica di non sapere
Per Forza Italia, il primo commento sulla vicenda è affidato ad Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario del gruppo alla Camera. «Lo dico da garantista convinta: le parole con cui De Luca ha spiegato, anzi non ha spiegato, il suo ruolo e la sua responsabilità politica, prima ancora che giudiziaria, nell'ambito della vicenda su cui è indagato sono sconcertanti», dichiara, prendendo di mira in particolare il fatto che De Luca «dica di non sapere di una trattativa condotta a sua insaputa, dal cuore del suo gabinetto in nome e per conto suo su una sentenza che lo riguarda». «In attesa degli sviluppi giudiziari - conclude Bernini - non possiamo non esprimere una profonda inquietudine per un caso che offende la dignità delle istituzioni e su cui Renzi non parla. È la credibilità del paese la vera parte lesa di fronte all'arroganza del potere politico in Campania, non De Luca».

© Riproduzione riservata