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A 25 giorni dall’apertura del Giubileo potenziata la sorveglianza della…

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Innalzate le misure di sicurezza negli scali italiani

A 25 giorni dall’apertura del Giubileo potenziata la sorveglianza della Capitale

«Ora tocca a Roma, Londra e Washington». Il proclama diffuso dall’Isis via twitter da un hastag arabo per rivendicare gli attentati simultanei di Parigi a 25 giorni dall’apertura della Porta Santa di San Pietro ha avuto la conseguenza di portare a livello 2 l’allerta su tutto il territorio italiano. È lo scalino subito al di sotto dell’allerta massima, come ha spiegato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il massacro di Parigi ha anche reso necessaria una revisione dei piani antiterrorismo già predisposti. Perché nessun paese è a rischio zero, ha ricordato il ministro.

Gabrielli vieta le manifestazioni dinanzi all’ambasciata di Francia
«Eventuali manifestazioni di solidarietà al popolo francese» si svolgeranno «in luoghi diversi da Piazza Farnese», ha deciso il prefetto di Roma Gabrielli nella riunione di coordinamento delle Forze di polizia, «per assicurare all'Ambasciata di Francia, in questo particolare momento, le migliori condizioni di serena funzionalità». E già nel pomeriggio di oggi è prevista a Roma una manifestazione di solidarietà con la Francia duramente colpita dal terrorismo. Come gesto di vicinanza con i cigini d’Oltralpe, il commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha disposto per questa sera alle ore 20.20 lo spengimento per 5 minuti delle luci della Fontana di Trevi, del Colosseo e dell'area circostante, per espremere l’ omaggio della città dei romani alla città di Parigi e dei parigini.

Potenziata la sorveglianza della Capitale
La Capitale, dove l’8 dicembre inizierà il Giubileo, viene monitorata in maniera particolare. In questo momento, viene chiarito, non ci sono minacce specifiche per l’Italia, ma l’apertura del Giubileo che attrarrà almeno 30 milioni di pellegrini potrebbe rappresentare una forte attrazione per chi ha intenzioni ostili. La provocazione con il fotomontaggio dell’Isis con le immagini di San Pietro con la bandiera nera del Califfato che sventola ha fatto il giro del mondo. Ed è stato anche un sinistro messaggio su un possibile obiettivo.

Massima attenzione agli obiettivi sensibili
Ci sono forze speciali pronte a intervenire, in particolare forze di polizia, carabinieri, Nocs, Gis (Gruppo di intervento speciale). E già stamane, si è tenuto un incontro tra il prefetto Franco Gabrielli e i vertici delle forze dell'ordine. C’è massima attenzione ai luoghi sensibili, istituzioni, luoghi di culto, comprese sinagoghe e istituti ebraici, ambasciate e consolati francesi e americani. Si controllano i tombini e le strade sotterranee della Capitale. Attività di prevenzione, controlli e verifiche di ordine pubblico si sono intensificati. Il timore maggiore riguarda i cosiddetti lupi solitari che potrebbero organizzare attentati terroristici estemporanei. «Continuerà lo sforzo e l'attenzione per combattere il terrorismo - ha detto sottosegretario Luca Lotti - e continuerà la massima allerta del nostro paese, del nostro Governo. Questo credo che sia la risposta più importante». Fra le altre a Roma si stanno aprendo 32 cantieri, che saranno operativi anche di notte, finanziati con i 200 milioni messi a disposizione per Roma Capitale dal decreto legge varato ieri.

Allerta massima in Vaticano già dopo Charlie Hebdo
Intanto in Vaticano l’allerta era già stata innalzata al livello massimo all’inizio del 2015, dopo l’attentato di Parigi a Charlie Hebdo. I servizi segreti statunitensi segnalarono che proprio il Vaticano poteva essere uno degli obiettivi dei terroristi. C’è una stretta collaborazione fra la Gendarmeria vaticana, comandata da Domenico Giani, e le forze di polizia italiane che agiscono oltre il confine del Vaticano. Le guardie svizzere, comandate da Christof Graf, controllano i varchi di accesso e il palazzo apostolico. Gli attentati in Francia non mettono in dubbio il Giubileo a Roma, ha precisato il portavoce del Vaticano, Padre Lombardi. «Si chiamano terroristi proprio perché vogliono diffondere terrore - ha sottolineato padre Lombardi - questa è una ragione di più per resistere con coraggio alla tentazione della paura, bisogna essere prudenti, non irresponsabili, ma dobbiamo continuare a vivere costruendo pace e fiducia reciproca, perciò direi che il Giubileo della misericordia si manifesta ancora più necessario in questa situazione».

L’Enac ha innalzato le misure di sicurezza negli aeroporti italiani
Dopo il massacro di Parigi l'Enac ha già disposto da ieri sera l'innalzamento delle misure di sicurezza in tutti gli aeroporti nazionali. I passeggeri sono stati invitati ad andare in aeroporto in anticipo perchè potrebbero essere più lunghi i tempi dedicati ai controlli. Dunque potrebbero, crearsi delle file. Controlli più serrati anche nelle stazioni.

Bagnasco: al Giubileo nessuno si senta impaurito
«In vista del Giubileo bisogna non essere spaventati, non vivere di paura ma con intelligenza guardarsi attorno e prevenire. I pellegrini e nessuno di noi deve sentirsi frenato o impaurito tanto da non andare alla Porta Santa di San Pietro», ha detto il cardinale Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana dopo l'attacco terroristico al cuore di Parigi. «È illusorio pensare di fermare i violenti con i muri, li si combatte costruendo ponti, di dialogo e riconciliazione», ha affermato l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia.

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