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Renzi incontra i capigruppo di maggioranza e opposizione: «Non ci sono…

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vertice a palazzo chigi

Renzi incontra i capigruppo di maggioranza e opposizione: «Non ci sono minacce circostanziate all'Italia»

Iniziato a Palazzo Chigi l’incontro del premier Matteo Renzi con i capigruppo di maggioranza e opposizione per fare il punto dopo i tragici fatti di Parigi. «Non ci sono minacce circostanziate all'Italia», avrebbe esordito, secondo alcune indiscrezioni, il presidente del Consiglio aprendo la riunione, per poi ribadire che «la missione italiana in Afghanistan continua». In un altro passaggio, Renzi avrebbe sottolineato che l'opinione pubblica «è scossa e deve sentire l'Italia unita», per poi fare appello «alla responsabilità di tutti noi su come ci poniamo di fronte a questa nuova sfida che durerà anni».

Il premier: «Vinceremo anche questa sfida»
«Siamo un Paese forte che ha sconfitto terrorismo interno e stragi di mafia. Vinceremo anche questa sfida», è un’altra considerazione che una fonte presente alla riunione attribuisce al premier, che avrebbe anche assicurato l’impegno del governo, «che sta seguendo ora per ora gli sviluppi della vicenda in stretto contatto con Hollande e gli altri leader». «Compito di chi governa - questo il ragionamento attribuito al premier - è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l'attacco di Parigi è un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente». «Quello che sta accadendo - queste le parole del premier riferite da fonti parlamentari - è il tentativo di mettere in discussione un modello di vita».

Fedriga (LN): «Delusi da Renzi, nessuna proposta concreta»
A margine dell’incontro, commentando a caldo le parole del premier, il capogruppo della Lega alla Camera, Massimiliano Fedriga, ha criticato l’approccio dell’esecutivo: «Questa è una lotta di religione portata avanti da una parte dell'Islam. Noi chiediamo fatti concreti ma siamo delusi da Renzi che oggi ha fatto solo una analisi generale e non ha dato nessun tipo di indicazione su come il governo vuole intervenire». Ancora più duro il commento del presidente dei senatori leghista, Gianluca Centinaio, che ha accusato Renzi di avergli fatto «perdere tempo»: «Era meglio che restavo a casa con mio figlio. Delusione massima». Renzi - ha raccontato ancora il leghista - «ci ha detto che dobbiamo regalare ottimismo ai cittadini.. mi sembra Berlusconi ai vecchi tempi» ha concluso ironico.

Romani (FI): ora coalzione antiterrorismo aperta alla Russia
Ha invece le idee chiare il capogruppo di Forza Italia a palazzo Madama, Paolo Romani, che ha sollecitato la creazione di una coalizione internazionale contro il terrorismo «che comprenda anche la Russia». Dopo i fatti di Parigi, ha aggiunto, «non ci posso essere iniziative scoordinate come avvenuto in passato», ed è l’ora « che i governi occidentali si mettano d'accordo sotto l'egida dell'Onu per attivare un percorso comune anche militare».

M5S chiede il ripristino dei fondi per la sicurezza
Dal M5S arriva poi la richiesta di intervenire subito sulla legge di Stabilità in corso di esame al Senato per «ripristinare da subito i tagli che il governo ha fatto al comparto della sicurezza e delle forze dell'ordine perché è chiaro che ogni uomo in divisa deve essere messo nelle condizioni di fare il proprio lavoro». Per il capogruppo M5S alla Camera Giorgio Sorial la priorità del governo deve essere quella di aumentare «i fondi all'intelligence» per garantire una risposta alla minaccaia islamica.

Scotto (Si): no sciacallaggi, ora momento della responsabilità
Sempre nelle fila dell’opposizione, il presidente dei deputati di Sel-Sinistra italiana Arturo Scotto ha preferito mettere in evidenza l’aspetto positivo della riunione, occasione per «una riflessione unitaria tra le forze politiche: ora è il momento della responsabilità, occorre evitare strumentalizzazioni come quelle che sono apparse nel corso delle ultime ore a partire da alcune frasi che sanno di sciacallaggio». «Oggi - ha aggiunto Scotto - è il tempo di dare sicurezza ai cittadini, di investire nel maggior ruolo dell'intelligence e della concordia europea necessaria perché Parigi è l'Europa e Parigi segna da questo punto di vista uno spartiacque».

Rosato (Pd): riunione andata bene, anche nel clima
Di tutt’altro tenore il giudizio che arriva dal capogruppo dem alla camera, Ettore Rosato, convinto che sia andato «molto bene anche nel clima che si è costruito nell'ambito della riunione», convocata per fare fronte comune «su un problema così grande che richiede l'unità delle forze politiche». Quanto alla delusione espressa dalla Lega, Rosati ha replicato rilevando la «discontinuità tra il clima che c'è stato nella riunione e quello che invece c'è davanti alle telecamere». Il prossimo appuntamento del premier con i parlamentare sarà lunedì prossimo, in occasione di una informativa urgente del governo alla Camera, come confermato al termine del vertice dal presidente dei senatori di Ap, Renato Schifani, lasciando Palazzo Chigi.

Lupi (Ap): «Qui per dare messaggio di unità contro la paura»
«Siamo qui per dare un messaggio di unità, siamo tutti responsabili. Non bisogna seminare la paura. Da qui deve arrivare un segnale forte ma il governo deve riferire in Parlamento», ha spiegato il presidente dei deputati di Area Popolare, Maurizio Lupi, poco prima di fare il suo ingresso nella sede del governo a piazza Colonna. Sulla stessa linea anche il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, che ha parlato di «tensione alte nel paese», anche se «ci sono gli strumenti per rispondere» alla minaccia del terrorismo islamico. «C'è unità istituzionale - ha aggiunto Rosato - lo dimostra il fatto che il premier ha deciso di tenere adeguatamente informati il paese e le istituzioni».

Al tavolo anche i ministri Alfano, Gentiloni e Pinotti
Presenti al vertice anche i ministri dell'Interno Angelino Alfano, degli Esteri Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti; ci sono anche il sottosegretario Claudio De Vincenti; Giampiero Massolo, direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, e Marco Minniti sottosegretario con delega alla sicurezza.

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