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De Luca: non riferirò in consiglio

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De Luca: non riferirò in consiglio

  • –Vera Viola

NAPOLI

Niente passaggio in consiglio regionale sulla sua vicenda giudiziaria, perché «non ho tempo da perdere»: il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si dice non più disponibile a riferire in Consiglio regionale, dopo la bagarre messa in scena dal Movimento 5 Stelle, che lunedì ha occupato i banchi della presidenza e costretto i lavori a numerose interruzioni.

Immediata la replica delle forze di opposizione del centrodestra in Consiglio regionale della Campania: «Con questo atteggiamento andiamo verso la mozione di sfiducia – si legge in una nota –. Non restano altre scelte. Se il presidente evita il dibattito non possiamo che anticipare le nostre decisioni».

Intanto, il presidente della Regione Campania ribadisce l’intenzione di non farsi distrarre dal suo lavoro da governatore nonostante l’inchiesta della Procura di Roma che lo vede tra gli indagati (con una ipotesi di concussione per induzione insieme al suo capo segreteria Nello Mastursi, il legale Guglielmo Manna, sua moglie il giudice Anna Scognamiglio).

«L’attività dell’amministrazione va avanti senza alcuna distrazione - aggiunge De Luca -: in cinque mesi si sarà fatto di più che nei cinque anni precedenti». De Luca, insomma, risponde alla forte opposizione politica di questi giorni con il bilancio dei primi cinque mesi di amministrazione.

Efficienza, sburocratizzazione, espulsione di ogni interferenza politica e partitica, valorizzazione dei talenti. Questi gli obiettivi indicati dal governatore. Parla di «una legge straordinaria, quella sul ciclo integrato delle acque appena approvata, che dà compiti importanti ai sindaci». Liquida con un «No comment» le obiezioni sollevate dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e chiarisce: «L’acqua è un bene pubblico e la Regione non gestisce più niente. Abbiamo decentrato tutti i poteri di gestione ai Comuni, singoli e associati». L’ultima legge regionale era del 1997 - fanno presente dallo staff del governatore –. «Da allora è stata giungla idrica totale».

Poi annuncia: «Approveremo entro l’anno una legge sul diritto allo studio. Agli studenti meritevoli - dice - le borse di studio saranno erogate entro poche settimane e non con mesi di ritardo».

Ma c’è altro. «Nel giro di pochissimi giorni definiremo l’iter autorizzativo e partiremo finalmente con la gara per risolvere lo storico problema della rimozione delle ecoballe». Il presidente precisa che non si è ancora partiti in quanto «la posizione dell’Autorità nazionale anticorruzione prevede che non si possa procedere con la gara senza la copertura finanziaria totale». Dal momento che è stato varato dal Governo il decreto che prevede, tra le misure, lo stanziamento per Bagnoli e la Terra dei fuochi, «attendiamo che questo sia registrato e pubblicato - spiega - e poi saremo in condizione di partire con la gara».

Intanto, Assunta Tartaglione ha definito la nuova segreteria regionale della quale entrano a far parte Teresa Armato, Gianluca Daniele, Leonardo Impegno, Gennaro Migliore, Pina Picierno e Raffaele Topo. Sono componenti per ragioni inerenti la funzione ricoperta il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola, il presidente del gruppo regionale Mario Casillo, il presidente del partito Stefano Graziano.

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