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Equitalia: il 64% della riscossione 2014 dovuto a debiti sopra i 50mila…

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commissione controllo enti previdenziali

Equitalia: il 64% della riscossione 2014 dovuto a debiti sopra i 50mila euro

Le casse di Equitalia ringraziano i “grandi debitori”: oltre il 64% di quanto incamerato nel 2014 dall'agenzia ha riguardato infatti debiti sopra i 50mila euro. A dare i numeri aggiornati delle riscossioni operate dalla società controllata dall'Agenzia delle Entrate e dell'Inps è stato il presidente, Vincenzo Busa, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali. Secondo Busa, circa 1 miliardo e 350 milioni di euro è stato riscosso con pagamenti superiori ai 500mila euro.

Riscossioni elevate in crescita sul 2014
«A fine settembre, le riscossioni da singoli contribuenti di importo superiore al mezzo milione di euro «hanno già raggiunto il valore di 1 miliardo e 126 milioni di euro, con una proiezione a fine anno superiore al dato consuntivato nel 2014» ha aggiunto Busa.

28 mld di crediti previdenziali con possibilità di incasso «remote»
Un ruolo di primo piano, nei bilanci Equitalia, è affidato alla voce “riscossione ruoli Inps”, che negli ultimi quindici anni hanno superato i 22 miliardi di euro, cui si aggiungono altri 7,8 miliardi, oggetto di piani di rateizzazione. Su questo fronte, Busa ha evidenziato una percentuale di successo sul carico riscuotibile del 35,3 per cento. Nell'insieme, il carico affidato dall'Inps a Equitalia, dal 2000 al 30 settembre 2015, ammonta a 141,8 miliardi di euro», ha aggiunto Busa, specificando che di questi 22,6 miliardi sono oggetto di sgravi effettuati dall'Inps, 4,2 miliardi sono oggetto di sospensioni legali o amministrative e 28,3 miliardi sono in capo a soggetti falliti, deceduti o nullatenenti, e rappresentano quindi somme che «allo stato attuale non possono essere definite inesigibili», anche se la possibilità di «riscuotere il credito resta remota».

Crediti di recente formazione per 20 mld
Altri 35 miliardi di euro di crediti, ha proseguito il presidente Equitalia, sono poi riferibili a soggetti che non hanno regolarizzato la loro posizione, nonostante nei loro confronti Equitalia abbia effettuato almeno un'azione cautelare o esecutiva. Ulteriori 20,7 miliardi, infine sono crediti di recente formazione per cui le procedure non sono state ancora avviate o ultimate.

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