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Dossier Il bene in Sicilia nel nome del magistrato Francesca Morvillo

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Il bene in Sicilia nel nome del magistrato Francesca Morvillo

L'inserimento in botteghe artigiane di minori segnalati dall'autorità giudiziaria in modo di insegnare loro un mestiere, attraverso borse di studio di formazione finanziate dal progetto: con questo obiettivo è nata nel 2001 l'Associazione Rotary Francesca Morvillo onlus. Morvillo è l'unica donna magistrato uccisa in Italia. Perì con il marito, il giudice Giovanni Falcone e gli uomini della scorta, il 23 maggio 1992 nella strage di Capaci (Palermo)

Dall'anno scorso l'Associazione ha iniziato un nuovo Progetto a favore delle persone bisognose di Palermo che vivono per strada: ogni mercoledì sera vengono distribuiti circa 50 pasti caldi, ad oggi sono stati distribuiti oltre 7.000 pasti. Contestualmente gira un furgone attrezzato con due docce che permette ai clochard di fare una doccia calda e cambiare i propri vestiti con nuovi abiti e biancheria pulita. Inoltre vengono raccolti e distribuiti indumenti ad associazioni di volontariato, impegnate nel territorio, che ne fanno richiesta.
«L'associazione si struttura di giorno in giorno – si legge nel sito – e decine di volontari e squadre per progetto. Nata con l'intento di rimettere in gioco i giovani con problemi giudiziari, ha esteso e rivolto nel tempo la sua azione a problematiche altrettanto importanti che affliggono la nostra società. Oggi l'associazione si occupa, silenziosamente e insieme ad altri volontari, di assistere nelle strade cittadine i clochard altrimenti abbandonati al loro triste destino»..
Nel 2015 sono stati avviati anche due altri nuovi progetti. Il primo presso il carcere dei Pagliarelli (a marzo) dove l'Associazione gestisce una scuola di taglio e cucito. Beneficiarie sono 16 detenute del carcere dei Pagliarelli e il progetto ha la durata di 24 mesi.

Il progetto mira a creare una vera e propria unità produttiva all'interno dell'istituto di pena, partendo dalla formazione di personale specializzato alle singole attività produttive (alle macchine da cucire, al taglio, alla stiratura, al magazzino, alla creazione dei modelli ed alla scelta dei tessuti, alla commercializzazione dei prodotti), creando anche un circuito virtuoso di trasmissione all'interno dell'istituto di pena ed arrivando alla creazione di una vera e propria azienda artigianale o cooperativa, promuovendo contestualmente la nascita e lo sviluppo di cooperative sociali in partenariato con enti locali ed imprese profit e no.
Il progetto ipotizza all'esterno dell'Istituto la creazione di una unità satellite per assicurare la continuità lavorativa alle detenute in libertà o semilibertà.

La prima fase del progetto è la formazione del personale, poi la creazione di un campionario di abiti eleganti da donna e/o vesti da camera o gadget per aziende pubblicitarie in collaborazione con altre realtà penitenziarie (per la stampa dei tessuti), poi una campagna pubblicitaria che dia valenza al progetto sociale e di recupero, la creazione di un sito web per l'acquisto dei prodotti, poi l'acquisizione di ordini attraverso agenti di commercio e infine la produzione e consegna degli articoli commissionati.
Il secondo progetto prevede, attraverso un camper itinerante che l'Associazione mette a disposizione dei Club Rotary radicati nel territorio e delle altre associazioni, la possibilità di effettuare screening specifici (ad esempio prevenzione del diabete, prevenzione del tumore alla mammella, controlli oculistici per la prevenzione del glaucoma).
L'Associazione si finanzia attraverso il contributo annuale dei soci, l'8 x 1000 a sostegno delle iniziative e gli eventi che vengono organizzati sul territorio per raccolta fondi.

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