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Evasione del Telepass per oltre 100mila euro, sequestrati 44 camion

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Evasione del Telepass per oltre 100mila euro, sequestrati 44 camion

Entravano e uscivano dall'autostrada attraverso i varchi riservati ai possessori di Telepass e non pagavano. Ed erano tutti automezzi di una stessa ditta di autotrasporti, che hanno eluso il pagamento totale di poco meno di 102mila euro, con danno alla concessionaria autostradale e al fisco.

Alla fine la Polizia stradale di Alessandria, con l'ausilio della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale «Piemonte e Valle d'Aosta» di Torino, ha eseguito un sequestro preventivo di 44 veicoli industriali e commerciali (11 sequestrati subito e 33 in fase di ricerca) intestati ad una impresa di autotrasporti con sede in provincia di Bergamo per elusione (ed evasione) sistematica del pedaggio autostradale. All'inizio dell'anno, la Satap spa, concessionaria autostradale per la A/21 Torino-Piacenza e A/4 Torino-Milano, nel corso di un approfondito monitoraggio riscontrava una serie di gravi irregolarità, tutte riconducibili alla medesima impresa di autotrasporti del bergamasco.

L'attività di indagine ha evidenziato che i mancati pagamenti effettuati su quelle autostrade erano frutto di un modus operandi dei conducenti di una società di autotrasporti che si avvalevano sistematicamente delle piste riservate al Telepass o al Fast-Pay (Viacard, Bancomat e Carte di Credito), salvo poi chiederne l'intervento a mezzo citofono dell'esattore allo scopo di ottenere l'erogazione automatica del modulo da utilizzarsi per il pagamento nei 15 giorni successivi ma di fatto mai effettuato. E in alcuni casi la strategia prevedeva di accodarsi ad altri veicoli in uscita dalla pista Telepass riuscendo a transitare prima che la sbarra si chiudesse, evitando in questo modo il pagamento del pedaggio e creando pericolo in corrispondenza delle barriere per la sicurezza stradale in genere. Una strategia attuata in modo costante e in un considerevole arco temporale, e considerando il fatto che poco più del 50% del pedaggio è rappresentato da imposte dovute allo Stato, ecco il danno patrimoniale di una certa entità non soltanto alla società querelante ma anche e soprattutto all'Erario. In questo caso specifico, dalla documentazione prodotta, è stato accertato che i veicoli della società in questione hanno effettuato, nel periodo preso in esame e solo sulle tratte di competenza della Satap, 4464 transiti insoluti per un importo eluso di 101.856,18 euro. Non pagare una simile cifra significava per la ditta di trasporti poter ridurre largamente i costi di gestione alimentando un regime di concorrenza sleale nei confronti di altre società di autotrasporto.

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