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Agenzia del farmaco, sospeso per conflitto d’interessi Sergio…

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comitato di valutazione

Agenzia del farmaco, sospeso per conflitto d’interessi Sergio Pecorelli. «Estraneo ai fatti, non mi dimetto»

Il ministero della Salute ha confermato questa mattina la sospensione dagli incarichi per presunto conflitto di interessi del presidente del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Sergio Pecorelli, come anticipato da alcuni giornali. In queste ore il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta valutando la situazione e dovrà decidere se far decadere dall'incarico Pecorelli, che oggi ha respinto «totalmente» le accuse:«Non mi dimetto assolutamente».

Pecorelli: «Allibito, mercoledì chiarirò tutto»
«Sono allibito, esterrefatto da quanto leggo - ha attaccato Pecorelli - e conto di chiarire tutto nelle sedi istituzionali. Mercoledì prossimo c'è una nuova riunione del comitato, e io presenterò la documentazione che chiarirà la mia posizione. Leggo che il ministro sta valutando i documenti, ma non sono ancora completi, bisognerà aspettare mercoledì». Pecorelli ha poi ribadito che «le accuse rivoltemi sono infondate, ma spero siamo ancora in uno stato di diritto, e intendo difendermi». «Ciò che è stato pubblicato - ha proseguito il presidente del Cda Aifa - oltre a non essere vero è diffamatorio e lede la mia onorabilità».

Per Pecorelli conflitto a livello 3, il massimo
A disporre la sospensione sarebbe stato il direttore generale della stessa agenzia, Luca Pani, dopo che il Comitato per la valutazione interno ha riscontrato diversi casi di conflitto di interesse a carico di Pecorelli.L'attenzione del Comitato, composto da personale interno all'Aifa, si era focalizzata su Pecorelli già un mese fa, in particolare per il ruolo del presidente in “Healty foundation”: in seguito ad una richiesta di spiegazioni, Pecorelli si era comunque dimesso dall'incarico contestato. Ma il Comitato di valutazione avrebbe individuato un conflitto di interessi anche per il ruolo del presidente Aifa nella fondazione Lorenzini, che ha rapporti con le aziende farmaceutiche, e per il suo incarico di advisor per un fondo di investimenti e venture capital (la Principia Sgr) di 400 milioni di euro, di cui 40 sarebbero investiti nell'industria dei biomedicali e dei farmaci. Nonostante i tentativi di Pecorelli di negare il conflitto, il comitato avrebbe deciso nei giorni scorsi di assegnare al suo caso il livello 3 di conflitto di interesse, il massimo, “voto” che ha fatto scattare la sospensione automatica.

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