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Imprese e consumatori, fiducia in crescita anche a novembre

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ISTAT

Imprese e consumatori, fiducia in crescita anche a novembre

Se dipendesse solo dall’ottimismo, saremmo a posto. Perchè anche a novembre prosegue il momento d’oro degli indici di fiducia di famiglie e imprese: nel primo caso ancora in crescita, al record storico dall’inizio delle rilevazioni, nel 1995; dal lato delle aziende ancora sui massimi dal periodo pre-crisi, un decimale al di sopra della rilevazione di ottobre.

Dati raccolti in gran parte nella prima metà del mese, che dunque non possono incorporare il massacro di Parigi, e che sfruttano ancora l’onda lunga dei primi segnali di ripresa della domanda interna.

Per le famiglie l’indice cresce per il quinto mese consecutivo, con un progresso che riguarda tutte le categorie di analisi: clima economico, personale, corrente e futuro. Il balzo più robusto dei giudizi riguarda le stime sulla situazione economica dell’Italia, dove i pessimisti prevalgono ancora di 20 punti sugli ottimisti ma il dato è più che dimezzato rispetto alle valutazioni di un paio di mesi fa.

Dal lato delle imprese il progresso medio è minimo, appena un decimale, con situazioni diverse all’interno dei settori: in calo per la manifattura, con previsioni di ordini meno brillanti, giù anche il commercio, mentre cresce l’ottimismo per costruzioni e servizi di mercato.

Da segnalare, per le imprese manifatturiere, il ritorno al saldo zero nelle attese sull’occupazione: ottimisti e pessimisti qui sono in perfetto equilibrio. Il che è già confortante, anche se per ridurre in modo sensibile il tasso di disoccupazione serviranno senza dubbio percentuali diverse.

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