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Spese «pazze» al Consiglio regionale marchigiano, chiesto rinvio…

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contestazioni sul periodo 2008-2012

Spese «pazze» al Consiglio regionale marchigiano, chiesto rinvio a giudizio per Spacca e altri 65

La procura di Ancona ha chiuso l'inchiesta sulle presunte “spese pazze” per 1,2 milioni del Consiglio regionale fra il 2008 e il 2012, chiedendo il rinvio a giudizio di tutti i 66 indagati, 61 politici e 5 funzionari. L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il 18 gennaio. Fra gli indagati anche due assessori in carica, Moreno Pieroni (del Psi-Uniti per le Marche), assessore alla Cultura e Turismo, e l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti (Pd).

I magistrati hanno chiesto il giudizio anche per l'ex governatore Gian Mario Spacca, l'ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, entrambi eletti con il Pd ma poi passati a Marche 2020, l'ex consigliere e attuale segretario regionale del Pd Francesco Comi, vari consiglieri rieletti nella nuova legislatura. I reati ipotizzati sono peculato o concorso in peculato, per spese ritenute non congrue con l'attività istituzionale: pranzi e cene con sostenitori, onomastici e compleanni festeggiati con i familiari, rimborsi chilometrici “taroccati”, consulenze, regali di Natale, ricariche telefoniche e stampe di manifesti. Migliaia gli scontrini passati al setaccio dalla Guardia di finanza di Ancona, in un'inchiesta cominciata nell'ottobre del 2012, con le prime acquisizioni documentali condotte dalle Fiamme gialle nei palazzi della Regione. Fra le spese più curiose, quella ormai famosa contestata all'ex consigliere della Federazione della Sinistra Raffaele Bucciarelli: l'acquisto, per 16,80 euro, di un libro sull'orgasmo femminile: “Il segreto delle donne”.

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