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Papa Francesco: «A Parigi si faccia ogni sforzo contro i cambiamenti…

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Papa Francesco: «A Parigi si faccia ogni sforzo contro i cambiamenti climatici»

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«Per il bene della casa comune, di tutti noi e delle future generazioni, a Parigi ogni sforzo dovrebbe essere rivolto ad attenuare gli impatti dei cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, a contrastare la povertà e far fiorire la dignità umana». Questo l’appello rivolto dal Papa ai partecipanti alla Conferenza sul clima a Parigi.

Poi, nel breve discorso che tradizionalmente precede l’Angelus, il Pontefice ha proseguito: «Ognuno di noi è chiamato a far conoscere Gesù a quanti ancora non lo conoscono. Ma questo non è fare proselitismo, è aprire una porta. La salvezza è offerta a ogni uomo e ogni popolo nessuno escluso. Per questo l’Anno della Misericordia: per andare più avanti in questa strada. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati per mezzo di Gesù Cristo».

«Quali sono i deserti di oggi?», ha poi domandato alla folla ricordando il Vangelo di oggi con Giovanni Battista che gridava nel deserto. «I deserti di oggi sono le menti chiuse e i cuori chiusi. Guai a me se non annuncio il Vangelo! (ha poi detto citando San Paolo, ndr.). Se a noi il Signore Gesù ha cambiato la vita, come non sentire la passione di farlo conoscere a quanti incontriamo al lavoro, a scuola, nel condominio, in ospedale, nei luoghi di ritrovo? Se ci guardiamo intorno, troviamo persone che sarebbero disponibili a cominciare o a ricominciare un cammino di fede, se incontrassero dei cristiani innamorati di Gesù».

Papa Francesco ha poi chiesto ai numerosi fedeli presenti in piazza San Pietro di pregare per «il caro fratello Bartolomeo I e gli altri Capi delle Chiese Ortodosse: chiediamo al Signore che le relazioni tra cattolici e ortodossi siano sempre ispirate dall’amore fraterno». L’occasione del pensiero rivolto al Patriarca Ecumenico è stata la ricorrenza, che cade domani «del cinquantesimo anniversario di un memorabile evento tra cattolici e ortodossi».

«Il 7 dicembre 1965 - ha ricordato il Papa - vigilia della conclusione del Concilio Vaticano II, con una Dichiarazione comune del Papa Paolo VI e del Patriarca Ecumenico Atenagora, venivano cancellate dalla memoria le sentenze di scomunica scambiate tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli nel 1054. È davvero provvidenziale che quello storico gesto di riconciliazione, che ha creato le condizioni per un nuovo dialogo tra ortodossi e cattolici nell’amore e nella verità, sia ricordato proprio all’inizio del Giubileo della Misericordia. Non c’è autentico cammino verso l’unità senza richiesta di perdono a Dio e tra di noi per il peccato della divisione», ha concluso Francesco augurando infine ai fedeli presenti «buon pranzo e buona preparazione all’inizio del Giubileo».

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