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Migranti, Italia nel mirino Ue per impronte digitali non prese

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verso la Procedura d’infrazione

Migranti, Italia nel mirino Ue per impronte digitali non prese

Fotosegnalazione e raccolta delle impronte digitali degli stranieri (Fotogramma)
Fotosegnalazione e raccolta delle impronte digitali degli stranieri (Fotogramma)

La Commissione Ue intende aprire una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia e di altri Paesi per non aver raccolto e inserito nel sistema Eurodac le impronte digitali dei migranti richiedenti asilo. Lo si è appreso a Bruxelles. La procedura, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, sarà aperta giovedì prossimo.

Secondo fonti europee, l'apertura della procedura è stata inserita nel pacchetto mensile delle infrazioni di fine anno qualche giorno fa e rappresenta sostanzialmente un «atto dovuto» a causa del «mancato rispetto» da parte dell'Italia - e non solo - di alcune delle disposizioni previste dal regolamento Eurodac. L’iniziativa della Commissione non arriva inaspettata poichè è stata preceduta da un nutrito scambio di lettere tra Bruxelles e Roma con richieste e fornitura di informazioni. Se entro le prossime ore non interverranno sostanziali novità, giovedì prossimo scatterà quindi la messa in mora dell'Italia, primo passo della procedura che in genere dà ancora diversi mesi di tempo per risolvere il contenzioso senza arrivare alle fasi successive, cioè quelle del parere motivato e del deferimento alla Corte di giustizia Ue.

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