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Legge di Stabilità, credito di imposta con tetti di spesa per il Sud

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in commissione alla camera

Legge di Stabilità, credito di imposta con tetti di spesa per il Sud

Un tetto agli investimenti a 1,5 milioni entro il quale le piccole imprese del Sud potranno usufruire del credito d'imposta. Il credito d'imposta avrà tre fasce, 10% per le grandi (per investimenti fino a 15 milioni), 15% per le medie (fino a 5 milioni) e 20% per le piccole imprese (fino a 1,5 milioni). Per la misura sono stanziati 600 milioni l'anno fino al 2019, in parte attraverso il Fondo di sviluppo e coesione. Lo prevede l'emendamento del governo alla legge di Stabilità. Il termine per i sub emendamenti è stato fissato alle ore 12 di domani. Lo ha riferito il presidente della commissione, Francesco Boccia, nel corso della seduta. Il restante pacchetto di modifiche del governo, che poi i relatori dovrebbero valutare e molto probabilmente fare proprio, dovrebbe essere presentato domani mattina in commissione Bilancio alla Camera, dove sono ripresi oggi i lavori sulla legge di Stabilità.

Boschi: in Stabilità risorse mirate di circa 500 mln in 4 anni
Stop agli «investimenti a pioggia, indifferenziati e frazionati». Nella legge di Stabilità il governo propone un «investimento forte per i prossimi 4 anni a favore del Sud, che si aggira intorno ai 500 milioni». Lo ha ribadito in serata la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi. Proprio sul sud, ha spiegato Boschi, si incentrano alcune delle misure contenute nella manovra, come i tre scaglioni di credito di imposta, a seconda dell'entità dell'investimento da parte delle imprese, che «vanno ad aggiungersi al “super ammortamento”, alle agevolazioni fiscali per chi assume a tempo indeterminato e poi investimenti sulla banda larga, il piano infrastrutturale per il completamento delle opere come la Salerno-Reggio Calabria». È su «questo quadro complessivo che il governo - ha sottolineato il ministro - si assume le sue responsabilità.

Stop a modifiche su tetto contante
Maggioranza e Governo, poi, avrebbero anche raggiunto l'accordo di respingere tutti gli emendamenti sull'innalzamento a 3.000 euro del tetto all'uso del contante. E anche sull'emendamento Pd che punterebbe a rivedere le commissioni che oggi frenano l'utilizzo della moneta elettronica per i cosiddetti “nano-acquisti” (caffè, giornali o legati all'e-commerce), ci sarebbero valutazioni in corso per ricalibrarlo e renderlo compatibile con le recenti regole Ue approvate nell'estate scorsa sulle commissioni bancarie. Inoltre il Governo starebbe riflettendo sull'opportunità di introdurre una sanzione per artigiani, commercianti e professionisti che si rifiutano di utilizzare il Pos.

Boccia: esame misure banche può essere anticipato
L'esame delle misure sulle banche, previsto tra domenica e lunedì potrà essere anticipato se i relatori saranno pronti prima. Lo ha detto il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, aprendo i lavori sulla legge di Stabilità. Conseguentemente sarebbe anticipata anche l'audizione del ministro dell'Economia Padoan, che ieri ha parlato di «misure umanitarie per i risparmiatori» delle quattro banche oggetto del piano di salvataggio: Cassa Ferrara, Banca Marche, Popolare dell'Etruria e CariChieti.

Per il momento l'ipotesi di base resta quella di un fondo di solidarietà da 100 milioni, finanziato per un terzo con soldi pubblici e due terzi con risorse delle banche. Con questo Fondo si garantirebbe il «sollievo» per circa un terzo delle perdite subite dai sottoscrittori dei bond subordinati della quattro banche entrate nella resolution (sfiora i 350 milioni il valore azzerato nel settore retail). Ma in parallelo a questo intervento potrebbe arrivare anche un secondo aiuto, questa volta per dare «sollievo» alle perdite subite sull'equity, vale a dire per i risparmiatori che detenevano anche azioni di Cassa Ferrara, Banca Marche, Popolare dell'Etruria e CariChieti. Azioni che oggi non hanno più alcun valore.

Morando: in emendamento sicurezza anche borse studio
In arrivo anche le misure per la sicurezza, con una spesa di 2 miliardi di euro, che dovrebbe essere coperta da un incremento del deficit 2016 dal 2,2% al 2,4 per cento. Senza quindi ricorrere a una operazione in più tappe con l'utilizzo nella fase iniziale del maggior gettito dalla voluntary disclosure come ipotizzato nei giorni scorsi. E senza neppure blindare le nuove misure con nuove clausole di salvaguardia fiscali in attesa dell'ok di Bruxelles, atteso per la prossima primavera, all'utilizzo della flessibilità legata alla clausola eventi eccezionali. «Nell'emendamento che ci apprestiamo a presentare su sicurezza e cultura ci sarà una misura molto significativa sulle borse di studio». È quanto ha annunciato il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, durante i lavori della commissione Bilancio della Camera sulla legge di Stabilità.

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