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Inps: in 10 mesi +415.577 contratti fissi rispetto al 2014

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L’osservatorio sul precariato

Inps: in 10 mesi +415.577 contratti fissi rispetto al 2014

Aumentano i contratti a tempo indeterminato e calano le assunzioni con contratti a termine e in apprendistato. Nei primi 10 mesi del 2015 si sono registrate oltre 1,8 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1,33 milioni di cessazioni (+507.691 rapporti di lavoro stabili). Così l'Inps per cui rispetto allo stesso periodo 2014 (+92.114 posti) c'è una variazione positiva per 415.577 posti.

Ma veniamo ai numeri in dettaglio. Nei primi dieci mesi del 2015 è aumentato, rispetto allo stesso periodo del 2014, il numero delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato nel settore privato (+329.785: da 1.107.762 a 1.437.547). Diminuiscono invece le assunzioni con contratti a termine (-59.782) e le assunzioni in apprendistato (-43.834).

In particolare le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia sono state 1.437.547, il 29,8% in piu' rispetto all'analogo periodo del 2014. Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 406.691 (l'incremento rispetto al 2014 e' del 17%). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato risulta fortemente positiva (+507.691) e nettamente superiore a quella registrata per il corrispondente periodo dell'anno precedente (+92.114).
Tali andamenti spiegano anche il cambiamento nell'incidenza delle assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati/variati, passata dal 32% dei primi dieci mesi del 2014 al 38,2% dello stesso periodo del 2015. Nella fascia di età fino 29 anni, l'incidenza dei rapporti di lavoro “stabili” sul totale dei rapporti di lavoro è passata dal 24,6% del 2014 al 31,5% del 2015.

La crescita maggiore in Friuli Umbria e Piemonte

L'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale (+30%) in Friuli-Venezia Giulia (+78%), in Umbria (+56%), in Piemonte (+52%), nelle Marche (+47%), in Trentino-Alto-Adige (+47%), in Emilia-Romagna (+46%), in Veneto (+45%), in Liguria (+44%), nel Lazio (+38%), in Lombardia (+35%), in Val d'Aosta (+32%), in Toscana (+35%), in Sardegna (+31%). Le variazioni piu' modeste si registrano nelle regioni del Sud: Sicilia (+4%), Puglia (+11%) e Calabria (+12%).
La quota dei nuovi rapporti di lavoro full time sul totale dei nuovi rapporti registra un modestissimo incremento di 0,9 punti percentuali, passando dal 61,6% del 2014 al 62,5% del 2015. Rispetto al 2014, il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni mensili inferiori a 1.000 euro diminuisce di un punto percentuale, passando dal 6,3% al 5,3%; una diminuzione si riscontra anche nella fascia retributiva immediatamente superiore (1.001-1.250 euro), la cui incidenza passa dall'8,8% del 2014 al 7,9% del 2015.

Inps, oltre 91 mln voucher in 10 mesi, +67%
Nei primi dieci mesi del 2015 sono stati venduti oltre 91,8 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2014 (54,8 milioni) del 67,6%, con punte del 98,5% in Sicilia. Rispetto al 2013 (32,4 milioni in 10 mesi) il dato è quasi triplicato.

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