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LA KERMESSE FIORENTINA

Leopolda 6 apre i battenti, valigie e diari accompagnano il «viaggio»

La registrazione dei partecipanti alla Leopolda a Firenze (Ansa)
La registrazione dei partecipanti alla Leopolda a Firenze (Ansa)

«L’uomo scopre se stesso quando si misura con l’ostacolo». «Un solo vero lusso esiste ed è quello dei rapporti umani». E ancora «essere uomo significa appunto essere responsabili. Significa provare vergogna in presenza di una miseria che pur non dipende da noi». Passaggi di Antoine de Saint-Exupery a fare da cornice ideale alla Leopolda sesta edizione pronta ad aprire i battenti. Un mappamondo illuminato con al centro ben in vista l’Italia, la scrivania di sempre, bauli simbolo del viaggio. E ancora libri, mappe, scarponi vecchi e da bambino. Così gli spazi della ex stazione salutano affezionati della prima ora e non in arrivo da tutto il Paese, al netto delle puntate polemiche della vigilia sulle assenze.
«Come sempre la Leopolda non cerca effetti speciali. E non invita persone famose. Magari qualcuno diventa famoso dopo la Leopolda, ma questa è un’altra storia» dice il premier e segretario Pd Matteo Renzi nella e-news inviata nel giorno di apertura. È una risposta implicita.«Da giorni i quotidiani fanno ipotesi su nomi di possibili partecipanti (il solito giochino: prima si ipotizza un nome a piacere, poi si dice che quel nome ipotizzato non viene, quindi si dice “Eh quest'anno dicono tutti di no”)». Domani invece si vedrà «la consueta sfilata di persone speciali, che non sono vip ma persone che si impegnano nella quotidianità».

Per «Terra degli uomini», questo il titolo scelto, sono oltre quattrocento gli operatori dell’informazione accreditati, numero leggermente superiore a quello degli altri anni e con molte presenze anche dall’estero. L’occasione si presta per un bilancio di quanto fatto nell’ultimo anno, con tanto di referendum tra i partecipanti su le cose migliori (e peggiori) del governo sin qui. Stasera, scrive il premier, «ci raccontiamo cosa è accaduto dalla Leopolda dell’anno scorso. Come quando ascoltavamo le partite e i conduttori tra un collegamento e l’altro ci ricordavano quello che era accaduto “nel periodo non collegato”. Cosa è successo in quest’anno? Cosa stiamo facendo? Quali risultati. Approfondiremo soprattutto lavoro, economia, legge elettorale, scuola, tasse, flessibilità, cultura e turismo». Domani alcuni ministri in question time «per rispondere alle critiche e alle domande di alcuni ragazzi sul palco. E la consueta sfilata di persone speciali, che non sono vip ma persone che si impegnano nella quotidianità». Domenica il finale. Due aspetti cui il premier spiega di «tenere molto» sono «il profilo culturale» e anche «la nostra sana autoironia». Ovvero «faremo il referendum sulle cose migliori e peggiori fatte dal governo ma anche sulle prime pagine più ridicole che ci hanno riguardato in questi mesi». Perchè «la Leopolda è fatta da persone che credono molto in quello che fanno ma sanno vivere con leggerezza le proprie responsabilità, senza prendersi troppo sul serio».

Tavolo, all’ingresso dei locali, degli immancabili gadget: penne, t-shirt, tazze Mug, spille e novità dovuta alla prossimità di di Natale le palle per l’albero. Ma niente bandiere del Pd alla Leopolda. Nell’idea di Renzi è niente più che un’assemblea di cittadini che si riuniscono per parlare di politica. Meglio «una festa, come tornare a casa, da dove tutto è cominciato. Uno spazio fisico, ma soprattutto un luogo dell’anima per chi crede che fare politica sia una cosa bella, un servizio a tempo, un impegno civile. Chi viene per parlare di correnti, discussioni interne, posti di potere può restare a casa. Alla Leopolda sono di casa le idee, i sogni, anche le critiche». Il che non spegne le voci di dissenso della sinistra dem, dalle cui file Gotor tiene comunque a rimarcare l’inopportunità dell’operazione nel suo complesso («il segretario di un partito non dovrebbe partecipare a iniziative della propria corrente né, a maggior ragione, promuovere una struttura con finanziamenti e simboli al di fuori del partito che dirige»). Maria Elena Boschi non tarderà ad arrivare. «In bocca al lupo a Ottavia e Ciro e a tutti gli amici della #terradegliuomini. Finiamo la Stabilità e vi raggiungiamo subito alla #leopolda6» annota su twitter mandando i saluti ai due testimonial.

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