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Bersani, serviva legge che ora chiede Bankitalia

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Bersani, serviva legge che ora chiede Bankitalia

«La Consob si occupa di trasparenza, Banca d'Italia di stabilità e della sostanza chi si occupa? Qualche volta governo e Parlamento devono mettere il dito nel mercato per difendere i cittadini dagli eccessi del mercato». Pier Luigi Bersani sostiene che «serviva la legge che ora chiede Bankitalia»
«In tutti questi commenti - osserva Bersani - sfugge l'importanza della norma. Se con una norma non si fosse stabilita la trasferibilità dei mutui non ci sarebbe ancora. Qualche volta governo e Parlamento devono mettere il dito nel mercato per difendere consumatori e cittadini dagli eccessi». In particolare, «per dirne una», aggiunge Bersani, «le istituzioni avrebbero dovuto approvare la legge che vieta la vendita allo sportello di obbligazioni a rischio».

Boccia, sistema solido ma accertare responsabilità
«Il nostro sistema bancario è solido, non creiamo inutili allarmismi, il problema è che nel mercato, poco trasparente, ci sono state delle opacità che adesso non possono pagare i risparmiatori» ha commentato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo a Mix24, il programma di Giovanni Minoli in onda su Radio24. «Ho molta stima per Vegas, presidente di Consob, e apprezzato le parole del dg Rossi di Bankitalia ma è evidente - prosegue - che sono stati venduti dei prodotti che non dovevano essere venduti a quelle condizioni. Ora bisogna capire chi non ha controllato, chi non ha vigilato, chi ha eluso le regole e chi ha barato. Sono d'accordo con la richiesta della commissione d'inchiesta proposta da Brunetta alla Camera e da Marcucci al Senato, sarebbe il caso di unire l'iter nei due rami del Parlamento per arrivare a una Bicamerale che approfondisca l'intero funzionamento del credito negli ultimi 20 anni».

Casini: gigantesca strumentalizzazione per colpire premier
«Che la sinistra abbia una lunga tradizione di doppiopesismo è notorio, come da ultimo dimostra il caso Lupi. Ma le persone serie non possono piegare i princìpi alle convenienze, e in questo senso rattrista molto che anche al Senato Forza Italia si appresti a sottoscrivere una mozione di sfiducia verso il ministro boschi». Lo dice Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione Affari esteri del Senato. «È chiaro a tutti, infatti - aggiunge Casini - che si sta inscenando una gigantesca strumentalizzazione per colpire con la Boschi non solo il governo, ma anche e soprattutto il presidente del Consiglio. Si colpisce la famiglia del ministro senza approfondire fatti e situazioni, perpetrando una barbarie che ha purtroppo tristi precedenti storici» conclude Casini.

Dalle opposizioni in un tweet il senatore Gaetano Quagliariello punta il dito verso il Governo. «Padoan su #BancaEtruria: `Boschi ne uscirà alla grande´. Caro Padoan - replica il fondatore del movimento Idea - il problema non è la Boschi ma il governo. Che ne è già uscito malissimo».

Governo: Brunetta, e' al capolinea, centrodestra unito maggioritario
«Il centrodestra unito già oggi è maggioritario nei sondaggi e noi pensiamo che continuando questa deriva del Governo, basti pensare a quello che sta succedendo con il decreto salva-banche inserito artificialmente nella legge di stabilità, il governo ormai è nella sua fase terminale». Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa per presentare la legge di stabilità delle opposizioni di centrodestra unite, insieme a Romani, Fedriga, Rampelli, Camaroli e Polverini. «Renzi e i suoi cari - ha proseguito l'azzurro - sono alla fase terminale della loro esistenza. Anche perché poi a ben vedere questo governo non è un governo legittimo, si basa sul cambio di casacca di decine e decine di deputati e senatori, e si basa soprattutto su 130 deputati illegittimi, dichiarati incostituzionali dalla Corte Costituzionale, tra i quali c'è la ministra Boschi, per esempio. Quindi questo è un governo eversivo che fa, non può fare altro, marchette. Noi questo lo diremo alto e forte in tutte le sedi», ha concluso Brunetta.

«Sinistra Italiana voterà la sfiducia alla Boschi».
«Nella vicenda delle quattro banche, il conflitto di interessi è oggettivo e riguarda il governo». Come Roberto Saviano e Luigi Di Maio, anche Stefano Fassina parlamentare e leader di SI vuole le dimissioni del ministro e nella conversazione con Intelligonews - quotidiano online diretto da Fabio Torriero - stigmatizza la replica-sfida lanciata ai 5 Stelle sul voto in Aula: «Ennesimo caso di in governo inebriato di potere».
Per Fassina «il problema del conflitto di interessi è già emerso con il decreto sulle banche popolari; è un punto che va affrontato e va risolto. Non c'è dubbio che anche nel recente passaggio sulle quattro banche coinvolte nel commissariamento, il conflitto di interessi è oggettivo; non è un'invenzione di Saviano».
E sulla replica della Boschi ai 5S osserva: «La trovo una risposta davvero inopportuna, anzitutto sul piano istituzionale perché la Boschi è un ministro e ha il dovere di rispettare il Parlamento anche quando porta avanti iniziative che lei non condivide. Dopodichè, mi sembra l'ennesimo caso di un Governo inebriato di un potere che lo porta a considerarsi in un quadro di inattaccabilità».

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