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«Le Bcc vanno accorpate»

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«Le Bcc vanno accorpate»

  • –Laura Di Pillo

roma

Promette che «chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito». Rivendica l’azione di Governo «abbiamo salvato un milione di correntisti e 7200 posti di lavoro». Difende l’operato di Consob e Bankitalia «ma le responsabilità le verificherà una commissione d’inchiesta» e invita il sistema delle banche ad aggregarsi «a partire dalle Bcc». Matteo Renzi parte all’attacco e utilizza la platea di Porta a Porta per replicare alle polemiche delle opposizioni e fare chiarezza sul decreto salva banche convinto che le mozioni di sfiducia saranno «un autogol» per le opposizioni che «finita la fuffa dello show sulla pelle degli investitori, dovranno dire se abbiamo fatto bene a salvare i conti correnti e gli stipendi». Nessun favoritismo o conflitto di interessi. Nel giorno delle mozioni di sfiducia al Governo e al ministro Maria Elena Boschi Renzi chiarisce :«noi abbiamo mandato a casa l’intero cda in cui c’era il padre di Boschi; il cda è stato sanzionato e il padre di Boschi ha pagato una sanzione. La legge è uguale per tutti, è finito il tempo delle leggi ad personam». Il premier difende ilprovvedimento dell’esecutivo e invita le forze politiche a votarlo. Renzi stigmatizza l’atteggiamento e le polemiche delle opposizioni, «mi fa tristezza la strumentalizzazione politica». Grazie al Governo «questi istituti sono salvi e avranno un futuro» scrive nella E-news ricordando che le regole sono europee. «Quelle che hanno permesso di salvare solo i risparmiatori: gli investitori - chiarisce - in azioni o obbligazioni subordinate hanno perso ciò che avevano». Insomma la decisone è europea: si salvano i risparmiatori e non gli investitori.

Per chi resta fuori dal salvataggio? Si valuterà caso per caso: «Qualcuno - ammette Renzi - ha fatto un investimento avventato, poi c’è stato qualcuno che è stato fregato. Se c’è stata una truffa, quella truffa verrà riconosciuta». Sarà comunque il Parlamento a decidere chi sarà l’arbitro. «Io ritengo - ha aggiunto - che non abbia senso chiamare in causa il collegio arbitrale di Consob. Trovo - precisa Renzi - che sia più giusto che il Parlamento sia libero di scegliere». Insomma nessuna pregiudiziale. Perché «non abbiamo nulla da nascondere» avverte. Quanto ai possibili errori di vigilanza «Vedo un attacco al Governo. Non risponderò - spiega - che è colpa di altri. Io difendo tutte le realtà istituzionali in questo momento perché si riesce insieme da una situazione di tensione». Poi le responsabilità si verificheranno «in una commissione d’inchiesta». Renzi sottolinea poi che il salvataggio «non viene fatto con i denari pubblici è fatto con il denaro delle banche».

E dopo la riforma delle popolari il premier annuncia la nuova mossa del Governo. E invita le banche ad accorparsi. Oltre 300 banche di credito cooperativo e tante popolari. «Ci sono troppi Cda, troppi direttori generali e troppi consulenti», le banche italiane vanno accorpate «e lo faremo a partire dalle banche di credito cooperativo». Perché «è arrivato il momento di dire che ci sono stati troppi che hanno giocato a fare i piccoli banchieri». Il Paese cui guarda il presidente del Consiglio è la Francia. «Vorrei - spiega - che ci fosse un gruppo bancario delle Bcc». Sul modello del Crèdit Agricole «che è la terza banca francese». Il sistema bancario nazionale resta comunque forte e « più solido di quello tedesco». Fino a tre anni fa ricorda «si potevano mettere soldi per rafforzare le banche». La Merkerl «ha messo 247 miliardi. In Italia, i governi precedenti hanno deciso di non farlo ma, nonostante il livello medio, le banche italiane ora sono più solide di quelle tedesche». E sottolinea l’operato di Banca Intesa. Dove l’ad Carlo Messina «ha fatto un lavoro straordinario e oggi capitalizza il doppio di Deutsche Bank».

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