Italia

A Cantone gli arbitrati sulle banche

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

A Cantone gli arbitrati sulle banche

  • –Mauro Salerno

ROMA

Saranno affidati all’Anac di Raffaele Cantone gli arbitrati proposti dagli investitori che hanno perso i loro risparmi investiti nei titoli delle quattro banche oggetto del decreto salva-banche e che potranno recuperarli attraverso il Fondo di solidarietà da 100 milioni istituito dal governo. L’annuncio a sorpresa è arrivato ieri da Matteo Renzi che ha motivato la scelta con la volontà di fare la «massima trasparenza». Cantone – ha detto Renzi – costituisce «un’assoluta garanzia di terzietà e indipendenza». Il premier conferma così di voler imporre – nella vicenda delle obbligazioni subordinate – una discontinuità rispetto all’ordinaria vigilanza sul risparmio affidata a Bankitalia e Consob.

Renzi e Cantone si sono sentiti ieri mattina prima dell’annuncio di Renzi e hanno concordato di approfondire l’ipotesi che a occuparsi dei giudizi arbitrali «caso per caso» sia la camera arbitrale istituita all’interno dell’Autorità anticorruzione.

In questo senso va il commento di Cantone. «Ho appreso con piacere – ha detto – che il presidente del consiglio ha individuato nell’Anac l’organo per gestire gli arbitrati. A occuparsene - dice Cantone - potrebbe essere la Camera arbitrale, un organismo interno all’Autorità, ma autonomo e indipendente».

Per ora non c’è altro.I decreti interministeriali Economia-Giustizia previsti per la gestione del Fondo di solidarietà dovranno definire le regole per la presentazione e la valutazione dei ricorsi. Negli stessi provvedimenti dovrebbero arrivare anche i filtri per evitare rimborsi generalizzati (che non sarebbero peraltro compatibili con risorse limitate a 100 milioni) e accostarli invece agli «aiuti umanitari» di cui ha parlato il ministro dell’Economia Padoan.

Nel colloquio telefonico con Renzi, Cantone ha anche garantito sull’altissimo livello professionale dei componenti della camera arbitrale dell’Anac. Alla guida c’è un docente di procedura civile all’Università di Napoli, Ferruccio Auletta, che è stato magistrato ed è un grande esperto di arbitrati che ha curato in passato anche per l’Arbitro bancario finanziario di Bankitalia. Fanno parte dell’organismo anche Ugo Draetta, professore di diritto internazionale alla Cattolica di Milano, Luca Mazzetti, professore di diritto costituzionale a Bologna, Giovanni Licata e Alberto Massera, docenti di diritto amministrativo. Tutti nominati da Cantone, a febbraio 2015, dopo le dimissioni in blocco dei precedenti arbitri.

A guardare i dati non si può dire che i tavoli della camera arbitrale dell’Anac, che sia occupa di contenzioso negli appalti, siano sommersi di fascicoli. Anche perché il ricorso agli arbitrati per risolvere le controversie è stato fortemente scoraggiato nel settore dei contratti pubblici, dove la percentuale di soccombenza della pubblica amministrazione è vicina al 100%. Nel 2014 sono state 12 le richieste di nomina del “terzo arbitro” avanzate all’organismo nominato dall’Anac. Una situazione che capita quando le parti non si mettono d’accordo sulla scelta dell’arbitro capace di far pendere il giudizio dall’una o dall’altra parte e per questo si rivolgono a Palazzo Sciarra. Sono stati invece 23 (per un importo medio delle controversie di 3,7 milioni) i lodi gestiti con la formula amministrata, cioè con nomina del terzo arbitro da parte della camera. Primo compito della camera arbitrale è la gestione dell’Albo degli arbitri e dell’elenco dei periti per i giudizi arbitrali che hanno validità triennale. Nel 2014 a fronte di 98 cancellazioni, gli ingressi sono stati soltanto 50.

© RIPRODUZIONE RISERVATA