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Dicembre pazzo tra allarme smog, siccità e fioriture anticipate.…

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3bmeteo.com

Dicembre pazzo tra allarme smog, siccità e fioriture anticipate. Il Po in secca come in estate

Se lo smog non ci dà tregua e sindaci sono in cerca di misure di emergenza la colpa è soprattutto del clima davvero anomalo che attanaglia la penisola da un paio di mesi. «Continua la fase meteo anomala che ci accompagna da inizio dicembre, a causa di un anticiclone che non ci ha mollato un solo giorno» - spiega infatti il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - fatta eccezione per le aree nebbiose, di inverno proprio non c'è traccia con temperature costantemente oltre la media, quasi estive in alta montagna, e siccità sempre più grave e prolungata. Il grande fiume Po è praticamente agli stessi livelli da piena estate, in montagna non solo manca la neve ma si registrano incendi, mentre i campi sono spesso ancora infestati dagli insetti solitamente uccisi dal freddo. Altro segnale di forte anomalia è la fioritura anticipata di alcune piante, tra cui le mimose.»

«La prolungata mancanza di pioggia e vento ha sensibilmente peggiorato la qualità dell'aria che respiriamo» - prosegue l'esperto -tanto che è ormai conclamato l'allarme smog ed inquinamento sulle nostre città. Milano, Torino, Roma tra le peggiori, ma gran parte della Val Padana è ammorbata da una cappa di nebbie e smog. Diverse città hanno superato di oltre 30 giorni i livelli massimi previsti per legge di concentrazione delle polveri sottili, i cosiddetti PM 10. Neppure il fisiologico calo del traffico in questi giorni di festa ha migliorato la situazione. Le cose non miglioreranno almeno fino a fine anno, con qualità dell'aria sempre pessima nelle grandi aree urbane»

«L'anno nuovo sembra invece portarci qualche novità meteo. Una prima seria ondata di freddo è infatti in arrivo sui Balcani, ma probabilmente parte di quest'aria fredda raggiungerà anche la nostra Penisola con venti da Nordest, determinando finalmente un calo delle temperature su valori più in linea con le medie del periodo, oltre che una ripulita d'aria. E' anche probabile che entro la Befana tornerà la pioggia e pure la neve sulle nostre montagne, un evento che metterebbe la parola fine a questa situazione fortemente anomala. Ma mancano ancora molti giorni e il condizionale è d'obbligo; seguiremo passo passo questa evoluzione, che potrebbe essere una svolta meteo-climatica importante per la nostra Penisola», conclude Ferrara.

La scarsità di precipitazioni, né pioggia né tantomeno la neve in montagna anche ad alta quota, sta diventando un grave problema per i bacini idrici italiani. Il Lago Maggiore presenta un'altezza idrometrica di -90 centimetri, con una portata d'acqua erogata del -13%; - il Lago di Como ha un'altezza idrometrica di -76 centimetri, con una portata inferiore del -39%; - il Lago di Garda ha un'altezza idrometrica di -25 centimetri, ma una portata d'acqua erogata più che dimezzata, con un valore pari al -60%. Prendendo in esame il caso del Lago Maggiore, l'afflusso di acqua al lago avvenuto tra novembre e dicembre nel 2015 è stato inferiore di 3,8 miliardi di metri cubi rispetto al valore del 2014.

E a Venezia una bassa marea eccezionale sta mettendo in crisi in questi giorni la navigabilità. I canali asciutti e il riaffioro dei fanghi con l'acqua bassa che tocca i meno 50-70 sotto il medio mare mettono a nudo fondamenta segnate dal tempo, gradoni in equilibrio precario, mattoni sfaldati.

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