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emergenza inquinamento

A Milano il vento fa calare il Pm10, a Roma valori sempre alti, a Napoli sei giorni di blocco

Concentrazioni di Pm10 in calo a Milano, dove, nella stazione di Verziere, i livelli di Pm 10 sono scesi ieri finalmente sotto la soglia fatidica dei 50 microgrammi al metro cubo, segnando un livello di 45 microgrammi, dopo 35 giorni consecutivi di sforamento. Nelle altre centraline di rilevamento, a Milano Senato e Milano Pascal, i numeri restano ancora sopra i limiti di legge, rispettivamente a quota 51 e 59 microgrammi, ma sono comunque rientrati rispetto ai giorni scorsi. È quanto conferma l’Arpa Lombardia che sta aggiornando i dati sulle concentrazioni di polveri sottili nella giornata di ieri, terzo e ultimo giorno di blocco del traffico.

Da segnalare che proprio ieri sulla pianura e nel capoluogo lombardo sono arrivati i primi deboli venti dopo lunghi giorni di assenza. Appena sufficienti per muovere le foglie cadute a terra, ma fortunatamente anche per movimentare l’aria che ristagnava da troppo tempo.

Secondo quanto Guido Lanzani, responsabile della qualità dell'aria dell’Arpa Lombardia, i dati sono in discesa «grazie al cedimento dell’alta pressione». Il vento in città «ha diminuito le concentrazioni di Pm10, con delle differenze sul territorio». Per quanto riguarda il resto della Lombardia, la situazione è diversificata «in base al cambiamento delle condizioni meteorologiche. Nell’area più a Ovest, da Pavia a Lodi, resta l’alta pressione e quindi l’inquinamento dell’aria è ancora marcato».

Nei prossimi giorni la situazione della Lombardia e di Milano dovrebbe ulteriormente migliorare con l’arrivo, previsto dai metereologi, delle prime deboli piogge e forse anche di qualche fiocco di neve atteso per il fine settimana.

A Roma anche ieri Pm10 oltre i limiti in 10 centraline
A Roma, dopo le due giornate di targhe alterne, la circolazione è tornata nella norma, con divieto soltanto per i veicoli più inquinanti. Secondo i dati dell'Arpa Lazio, però, il livello di polveri sottili ha superato la soglia di guardia in 10 centraline su 13. A fronte di un valore limite di 50 microgrammi per metro cubo, si sono registrati valori di 99 a Cinecittà, 84 a Tiburtina, 71 a Preneste, 66 a Magna Grecia, 65 a Cavaliere, 62 a Francia, 60 a Bufalotta e a Cipro, 56 ad Arenula e Villa Ada. L'unica centralina scesa al limite consentito è quella di Fermi a 50. Bassi i livelli soltanto a Malagrotta con 48 e Guido con 33. Il massimo delle giornate di sforamento si riscontra a Cinecittà, dove nel 2015 si sono registrati 64 giorni sopra i limiti, rispetto a un tetto massimo di 35 previsto dalla legge.

Napoli, blocco del traffico per sei giorni
A Napoli, invece, il sindaco Luigi de Magistris ha emanato un'ordinanza che vieta la circolazione veicolare sull'intero territorio dalle 9 alle 17 del 2, 4, 5, 7 e 8 gennaio e dalle 9 alle 12 del 3 gennaio. Fino al 6 gennaio è stata disposta la riduzione degli ambienti riscaldati a 18 gradi negli edifici civili e a 17 in quelli industriali: riscaldamenti accesi al massimo per 9 ore al giorno.

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