
«Il governo italiano ha attivato l'arbitrato internazionale il 26 giugno di quest'anno nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Come noto, in agosto, il Tribunale per il Diritto del Mare di Amburgo ha ordinato la sospensione delle due giurisdizioni nazionali a carico dei fucilieri di Marina». È il chiarimento della Farnesina dopo che il Telegraph India, citando tre alti funzionari indiani, aveva scritto ieri che Nuova Delhi starebbe segretamente negoziando una «road map» con l'Italia per porre fine a quattro anni di battaglie diplomatiche legate all'arresto dei due fucilieri di Marina.
Le previsioni della stampa indiana
Secondo la stampa indiana dopo l’accordo sui marò, Roma non avrebbe più ostacolato le richieste indiane di entrare a far parte di quattro importanti consessi internazionali, il Nuclear Suppliers Group (Nsg), il Missile Technology Control Regime (Mtcr), il Wassenaar Arrangement e l'Australia Group. L'accordo tra i due Paesi, si leggeva ancora sul Telegraph India, «richiederà a ciascuna delle parti di accettare le richieste chiave dell'altra» e avrebbe stabilito che «il negoziato non dovrà in alcun modo interferire con gli aspetti legali del caso esaminato dalla Corte suprema indiana e dal Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) e che non dovrà proporre accordi extragiudiziari».
Il 12 dicembre l’Italia ha chiesto di autorizzare il rientro Girone in Italia
La Farnesina ha precisato che «i passi successivi del procedimento internazionale riguardano la discussione nelle prossime settimane delle misure provvisorie per le quali il 12 dicembre scorso l'Italia ha depositato una richiesta al Tribunale Arbitrale costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato de L'Aja». In pratica l’Italia ha chiesto al Tribunale Arbitrale che si è appena costituito «di autorizzare il fuciliere Girone a tornare in Italia - si legge in una nota della Farnesina - e a restarvi per tutta la durata della procedura arbitrale in corso fra le Parti. Di conseguenza l'Italia continuerà a fare valere le proprie ragioni nella sede arbitrale».
India: nessun legame tra la vicenda marò e la domanda di New Delhi
Un portavoce del governo indiano ha detto che non c'è legame tra la vicenda dei marò e la domanda di New Delhi di far parte di organismi per il controllo delle esportazioni di tecnologia nucleare e missilistica. Il portavoce del ministero degli Esteri Vikas Swaroop, rispondendo su Twitter alla domanda di un giornalista, ha precisato che «come noto la questione è ora stata affidata a un arbitrato internazionale ai sensi della convenzione Unclos» e che quindi «sono due temi separati da trattare in maniera distinta ognuno nel proprio ambito».
© Riproduzione riservata