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Rai, il caos di capodanno allontana le nomine

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Rai, il caos di capodanno allontana le nomine

  • –Marco Mele

roma

Proseguono le indagini interne sul “caso” del capodanno di RaiUno, ma difficilmente il prossimo cda, il 13 di questo mese, farà le nomine. Per diverse ragioni: la prima delle quali è che il consiglio di amministrazione deve ancora esaminare il nuovo statuto, quello che verrà adeguato alla nuova legge sulla governance approvata dal Parlamento, in attesa di promulgazione. Nel prossimo consiglio, però, ci sarà da esaminare quanto accaduto nella trasmissione di Capodanno di Rai1 e prendere le eventuali decisioni del caso. Una discussione non breve e non scontata: alle 14 dello stesso giorno, poi, il Consiglio di amministrazione è convocato in commissione di Vigilanza. Vista l’aria che tira è difficile che la Rai possa chiederne il rinvio. Resta poco tempo, insomma, per esaminare il nuovo statuto, che alcuni consiglieri hanno già dichiarato di voler studiare attentamente (e non riceverlo la sera prima del cda).

Senza l’approvazione del nuovo Statuto, le nomine si dovrebbero fare con il vecchio: il direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, dovrebbe proporre quelle editoriali al Consiglio di amministrazione, che potrebbe non approvarle, magari in parte. Mentre i dirigenti non editoriali andrebbero nominati dalla presidente Monica Maggioni su proposta di Campo Dall’Orto. Entro poche settimane cambierà tutto: il direttore generale potrà nominare direttamente i dirigenti non editoriali e chiedere il parere del cda su quelli editoriali. Parere peraltro non vincolante, fatta eccezione per le direzioni delle testate giornalistiche, a patto che venga approvato dai due terzi dei consiglieri. Le nomine ci saranno, ma non subito, in particolare alle reti televisive (sembra caduta la candidatura di Simona Ercolani, titolare della Stand-by-me, per la direzione di Rai1).

Quanto al “pasticciaccio brutto” del capodanno di Rai1, il vertice Rai non vuol decidere spostamenti di rilievo sull’onda di una campagna mediatica esterna. L’indagine va avanti: sugli sms la Rai si sente tranquilla perché nei contratti si riserva la possibilità di non pubblicare i messaggi a pagamento. Il mancato controllo ricade su RaiCom. Sembrano emergere nuovi elementi, invece, sull’anticipo di quaranta secondi con il quale è stato annunciato il nuovo anno. Non si tratterebbe di un errore quanto di una forzatura rispetto a una competizione con Mediaset in atto da un paio d’anni, con anticipi della mezzanotte di pochi secondi. Stavolta, però, qualcuno ha esagerato nell’anticipare il brindisi degli italiani.

È questa anche l’opinione di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, Fi: «È grave che il direttore generale non abbia fatto le scuse ai telespettatori. Gli errori sono stati molteplici: dagli sms ai tempi, anticipati se condo me per avere più audience». Diversi esponenti politici, sia del centro-destra che di Ncd-Ap, fanno proprie le dichiarazioni dei consiglieri Arturo Diaconale e Carlo Freccero: secondo il primo «se l’incidente diventa un’occasione per fare le nomine, vuol dire che non si vuole rinnovare la Rai, ma semplicemente occuparla». Per Freccero, «l’incidente ha scoperchiato ciò che covava sotto la polvere: una grossa guerra di potere per posti e poltrone». Difficile, infine, procedere a nomine prima dell’audizione in Vigilanza del Cda.

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