La A22 e le Autovie saranno affidate, con concessione in-house a società a totale capitale pubblico. A dare il via a questo nuovo corso, per la prima volta in Italia, sono i due protocolli d'intesa, firmati oggi al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che tracciano il percorso per il passaggio delle concessioni delle due tratte autostradali, attualmente gestite da Autobrennero spa e Autovie spa, a due società interamente pubbliche.
Fissato l’introito per lo Stato, la durata della concessione e l’aggiornamento dei pedaggi
Un patto, quello sottoscritto dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, e i rappresentanti degli enti locali interessati, che sancisce le condizioni generali della concessione per la gestione delle tratte autostradali in termini di investimenti, introito per lo Stato, durata della concessione e aggiornamento dei pedaggi.
La nuova modalità è prevista dalle normative europee
«È l'inizio di un percorso obbligato - ha spiegato il ministro Delrio - che si chiuderà con la firma delle convenzioni». Quella firmata oggi, ha sottolineato il ministro, «non è una proroga ma una modalità prevista dalla normative europee. Il ministero ha seguito le regole Ue e, su questo, ci sono state polemiche inutili. Non stiamo facendo regali ma stiamo affidando la gestione a nuove società pubbliche con concessioni in house».
La concessione in-house potrà consentire la certezza degli investimenti
Il ministero, in quanto ente concedente, adempie sia alle indicazioni della Commissione europea in materia di concessioni sia alle indicazioni previste dal nuovo codice degli appalti. Lo strumento della concessione in house, ha evidenziato Delrio, «potrà consentire un controllo sulle tariffe, la certezza degli investimenti, l'armonizzazione delle opere sul territorio».
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