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Inchiesta rifiuti Ischia, chiesto l’arresto per il senatore De Siano…

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la parola al senato

Inchiesta rifiuti Ischia, chiesto l’arresto per il senatore De Siano (Fi): «Rinuncio a immunità»

Nuovi sviluppi per l’inchiesta sugli appalti per la raccolta dei rifiuti a Ischia e in alcuni comuni del Napoletano: il Gip del Tribunale di Napoli ha trasmesso oggi al Parlamento un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari con richiesta di esecuzione del provvedimento a carico del senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia. La Procura partenopea ha invece spiccato un avviso di garanzia nei confronti dell'ex presidente della Provincia di Napoli tra il 2009 e il 2012, Luigi Cesaro, deputato azzurro fin dal 1996.

De Siano si dimette da coordinatore Fi: «Rinuncio a immunità»
Immediata la reazione di De Siano: «Rimetto immediatamente nelle mani del Presidente Berlusconi l’incarico di Coordinatore regionale del partito: non voglio in alcun modo che la mia vicenda possa essere oggetto di strumentalizzazione politica e danneggiare Forza Italia. Rinuncio a qualsiasi prerogativa parlamentare per poter essere giudicato, spero nei tempi più rapidi possibili, da cittadino comune».

Corruzione e turbativa d’asta tra i reati contestati
L’ordinanza trasmessa a Palazzo Madama porta la firma del gip Claudia Picciotti, su richiesta dei magistrati della sezione Reati contro la Pa, i pm Maria Sepe e Graziella Arlomede, coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Per i pm sussiste «gravità indiziaria» per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti, reati per i quali sono finiti agli arresti domiciliari anche Oscar Rumolo, responsabile finanziario del Comune di Lacco Ameno nonché collaboratore ischitano di De Siano (per un’assunzione al Comune), e Vittorio Ciummo, imprenditore titolare della società Ego Eco srl.

Le indagini su fatti del 2010 partite dopo la denuncia di tre consiglieri
Obbligo di firma invece per Salvatore Antifono, già consigliere comunale di Torre del Greco, Francesco Iannuzzi, già sindaco di Monte di Procida, Vincenzo Rando, responsabile Ragioneria del Comune di Foria, Giulia di Matteo, segretario generale del Comune di Monte di Procida ed ex segretario generale del Comune di Lacco Ameno, per il legale rappresentante della società Cite Carmine Gallo e un dipendente della stessa società, Carlo Savoia. Le indagini, connesse a fatti risalenti al 2010, sono partite dopo la presentazione di un esposto da parte di tre consiglieri comunali del Comune di Forio d’Ischia.

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