
Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, si candida per la corsa a sindaco di Roma. La decisione, preceduta dalla parole di sostegno del premier Matteo Renzi in persona, è ormai ufficiale.
Preso tempo ma per rispetto dell’impegno
«Ho deciso di partecipare alle primarie per il sindaco di Roma: ci ho messo un po’ di tempo non solo per un naturale pizzico di paura, ma soprattutto per una grande forma di rispetto per un impegno che so sarà immenso e gravoso», dice Giachetti in un video postato su YouTube. «Roma deve cambiare nei suo modi, ciascuno di noi deve sentirsi chiamato in causa per produrre questo cambiamento. Chi avrà l’amministrazione avrà il dovere di far sentire ciascuno partecipe del riscatto di questa città, perché questa è una grande città. Spesso si sente dire “qui è brutto, cambio città”. No, no, noi dobbiamo cambiare questa città, il mio impegno è cambiare questa città e anche il modo di fare politica».
Ognuno chiamato in causa per il cambiamento
Col Gianicolo alle spalle, Giachetti parla della «Roma da cartolina», la Roma «della Grande bellezza di Sorrentino», poi però si rivolge alla «Roma tutta intera, la Roma delle periferie, dove tante persone normali devono combattere per andare al lavoro o a scuola: è la Roma che dobbiamo cambiare». E promette: «Io ci metterò del mio, ma Roma non cambierà mai se si delega tutto a una persona o anche a una squadra, per quanto in gamba. Roma deve cambiare nei suo modi, ciascuno di noi deve sentirsi chiamato in causa per produrre questo cambiamento».
© Riproduzione riservata