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Sala: sono la garanzia per vincere

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Sala: sono la garanzia per vincere

Milano - La campagna elettorale per le primarie del centrosinistra di Milano entra nel vivo. Ieri il commissario dell’Expo, Giuseppe Sala - che il 7 febbraio si contenderà la corsa contro la vicesindaca Francesca Balzani e l’assessore Pierfrancesco Majorino - ha presentato il suo programma al Piccolo Teatro di Milano. Prima di tutto puntando sul suo personale valore aggiunto in attesa delle elezioni vere e proprie, le amministrative di giugno. «Penso di essere la migliore garanzia per vincere dopo». Ecco il perché: «Se vincerò le primarie, il centrodestra avrà difficoltà come non mai a oppormi un candidato». Di fronte a un migliaio di sostenitori al Teatro Strehler, Sala ha poi rivolto un apprezzamento ai suoi rivali del centrosinistra, «candidati seri e preparati con i quali mi onoro di competere».

Sala ha raccontato la sua esperienza di manager. Non penso di avere la soluzione per ogni problema ma penso di essere la persona giusta che sa ascoltare e poi guidare, sa quando bisogna smettere di ascoltare e poi cominciare a guidare. Tuttavia - ha aggiunto - cambiando vestito non butterò quanto fatto finora».

Intanto immagina anche il suo futuro da primo cittadino. «Da sindaco di Milano avrò due principi ispiratori che corrispondono a quello che la città vuole - ha concluso - innovazione e inclusione. Su questo baseremo il nostro lavoro».

Infine qualche traccia di programma, o meglio, le prime idee sulla città. Che, secondo Sala, deve rimanere aperta e tollerante, perché «Milano accoglie tutti, non distingue tra religioni e orientamenti sessuali, sta a noi creare le occasioni migliori per queste persone, ma tutti sono chiamati a rispettarla». Altra parola: sicurezza. Una sicurezza, ha spiegato, «che però non deve essere garantita da chi urla più forte, ma con l’aiuto delle forze dell’ordine e con un’attenzione particolare ai servizi e alle periferie. Tema molto delicato perché se non mettiamo mano alle periferie rischiamo di trovarci di fronte ad una situazione simile a quella parigina».

Infine il ritorno ad un progetto infrastrutturale che ogni tanto torna nella memoria dei milanesi: la riapertura dei Navigli. Sala ha tentato di farlo come commissario Expo, ma varie vicessitudini (inchieste e opposizione dei comitati) non ne hanno permesso la prosecuzione. Ora Sala candidato ritenta.