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Etruria, la commissione del Csm propone l’archiviazione per il pm…

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ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA

Etruria, la commissione del Csm propone l’archiviazione per il pm Rossi

L’archiviazione del fascicolo per incompatibilità sul procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, titolare dell’indagine su Banca Etruria. A questa conclusione è giunta all’unanimità la I commissione del Csm che la proporrà al plenum. Il magistrato, che ieri aveva inviato al Consiglio superiore della magistratura una lettera con alcuni chiarimenti, è stato riconvocato e riascoltato stamattina per circa mezz’ora.

I rilievi critici esaminati dai commissari
L’istruttoria della commissione del Csm era volta ad accertare eventuali incompatibilità tra il ruolo di Rossi di coordinatore delle indagini su Banca Etruria e un incarico di consulenza al governo, che ha svolto fino alla fine del 2015. E, in particolare, il perché l’inchiesta facesse capo direttamente al procuratore. Rossi ha chiarito che con l’arrivo delle numerose denunce degli obbligazionisti della banca e della complessità delle indagini ha creato uno specifico pool. Stamani il magistrato è stato ascoltato anche per fugare i dubbi di alcuni consiglieri sulle sue affermazioni nella precedente audizione del 28 dicembre, apparentemente in contraddizione con le risultanze ispettive di Bankitalia. Rossi aveva smentito la presenza di Pierluigi Boschi, padre del ministro Maria Elena, all’interno della Commissione consiliare informale della banca (che la stampa ha qualificato come «Comitato ombra») che la relazione di Bankitalia, acquisita dallo stesso Csm, evidenzia a partire dal maggio 2014. Ma il pm ha chiarito che le sue affermazioni erano riferite agli anni precedenti, allo stato oggetto dell’indagine.

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