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Caso Etruria, il Csm riapre l’istruttoria sul pm Rossi

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il procuratore di arezzo

Caso Etruria, il Csm riapre l’istruttoria sul pm Rossi

Non si chiude al Csm il “caso” Roberto Rossi, procuratore di Arezzo già oggetto di un fascicolo (su cui l’orientamento era per l’archiviazione) per il fatto di essere alla guida dell’ufficio che ha aperto un’inchiesta su Banca Etruria e, allo stesso tempo, consulente del governo per gli affari giuridici. La I Commissione ha infatti deciso di riaprire l’istruttoria dopo una lettera in cui il procuratore ha scritto di essersi occupato in passato di procedimenti riguardanti Pierluigi Boschi, videpresidente della banca e padre del ministro per le Riforme, ma senza aver mai avuto l’occasione di incontrarlo.

La lettera al Csm dopo el rivelazione di Panorama
Nelle sue audizioni al Consiglio superiore della magistratura Rossi non aveva parlato di queste inchieste e si era limitato a dire di non conoscere «nessuno della famiglia Boschi». Rossi avrebbe deciso di scrivere al Csm dopo aver letto sul sito di “Panorama” la notizia di una possibile riapertura del fascicolo che lo riguarda, e su cui la I Commissione aveva appena due giorni fa deliberato una proposta di archiviazione). In particolare, il settimanale riferiva ieri di un'indagine di Rossi su Boschi risalente a sei anni fa e terminata con la richiesta di proscioglimento. Nella sua lettera Rossi parlerebbe di più procedimenti, sui quali ora la commissione di Palazzo dei Marescialli intende fare approfondimenti: verificare quali vicende hanno riguardato e che esito hanno avuto. Il primo passo sarà la richiesta di informazioni e della documentazione relativa al Procuratore generale di Firenze, l'organo di vertice del distretto.

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