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Banche: martedì a Bruxelles incontro Vestager-Padoan su schema bad…

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sofferenze bancarie

Banche: martedì a Bruxelles incontro Vestager-Padoan su schema bad bank

Martedì a Bruxelles la commissaria alla Concorrenza Margarethe Vestager incontrerà il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. Lo ha indicato il portavoce dell'Antitrust europeo rispondendo alla domanda se nel weekend ci saranno riunioni per raggiungere un accordo sulle misure per gestire i crediti in sofferenza (bad bank). Il portavoce ha confermato che oggi si terrà sempre a Bruxelles una riunione tecnica con i rappresentanti dell'Italia. La riunione non è ancora cominciata.

Secondo le fonti dell'Ue, il nodo non è rappresentato dai prezzi ai quali verrebbero ceduti questi crediti deteriorati: il problema è invece sul come le garanzie pubbliche a queste operazioni verrebbero concesse a «condizioni di mercato». Come ha confermato da Davos il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Non è chiaro se l'incontro tra Vestager e Padoan sanzionerà l’accordo tra governo e Commissione europea sul meccanismo per facilitare la compravendita dei crediti bancari deteriorati oppure tocchera' loro compiere l'ultimo tratto di strada. Il fatto che la Commissione abbia reso noto l'incontro fa ritenere che martedì è il limite che le due parti si sono date per chiudere un negoziato che si trascina da un anno e per il quale, dati i rovesci dei mercati degli ultimi giorni non c’è più spazio a meno di non avvitarsi in una tensione borsistica che potrebbe rivelarsi davvero pericolosa.

Proposta italiana: un ombrello statale sugli Npl

La proposta italiana non è uno schema tradizionale di bad bank, ma una sorta di “ombrello” statale che si apre sugli npl per facilitarne lo smaltimento. L'antitrust europeo vuole essere sicuro che il prezzo delle garanzie rispecchi il prezzo di mercato, cioè la banche che acquisteranno i npl devono pagare lo stesso prezzo che applicherebbe un altro attore sul mercato. Dopo il confronto tecnico servirà comunque un passaggio politico, che potrebbe avvenire anche prima dell'incontro Vestager-Padoan di martedì.

Padoan, negoziato Ue intenso su garanzie
Sulla 'bad bank' l'Italia è in una fase di trattative «intense» e il stato dell'arte è «buono» ha detto il ministro dell'Economia. «Siamo in stretto contatto tecnico e politico con la Commissione» ha aggiunto confermando che «ci sono alcune questioni da chiarire come il meccanismo del prezzo delle garanzie che acceleri la cessione delle sofferenze da parte delle banche». Padoan non ha volute fornire indicazioni sui tempi per raggiungere un'intesa.

Sarebbe stato meglio fare prima bad bank
Sulla bad bank il governo italiano piange sul latte versato, pentendosi di non averla fatta prima che scattasse la direttiva europea sul bail-in? La domanda spunta a un panel al Forum economico mondiale, che per alcuni minuti gira sul tema delle banche italiane. Padoan risponde che «l'avrebbero dovuta fare i governi allora in carica. Noi stiamo lavorando il più veloce possibile».

Equivocata lettera Bce, lo dice Draghi

Il ministro è poi tornato sul crollo del settore bancario in Borsa. È stata la conseguenza anche di «una gestione meno che efficiente della comunicazione da parte di alcune istituzioni europee, come ha ammesso la Banca centrale europea. Sono stati equivocati alcuni segnali, ed e' importante che sia stato chiarito dalla Bce e anche dal governo italiano» ha precisato ai giornalisti poco prima di intervenire al World Economic forum. «Forse c’è ancora bisogno di comprendere - ha detto il ministro - cosa significa quando un'istituzione non mette pienamente in conto le implicazioni di un'interpretazione alla lettera» di semplici istruzioni alle banche.

Padoan, nessuna fragilità per le italiane
È importante , ha ribadito Padoan, che la Bce abbia chiarito che «non c'è nessuna questione di fragilità delle banche italiane» e che non abbia richiesto «alcun aumento di capitale o altre misure». Il ministro ha poi annunciato che a giorni si farà la riforma delle banche del Credito Cooperativo. «Il governo - ha precisato - sta lavorando per rafforzare ulteriormente il sistema bancario. Abbiamo già fatto la riforma delle popolari, a giorni è intenzione del governo portare all'approvazione del consiglio dei ministri un’ulteriore pezzo di riforma che è quello delle banche di credito cooperativo». L'obiettivo di fondo è «incoraggiare le banche a raccogliere capitale».

Padoan, crescita globale frena, Italia accelera
Mentre la crescita globale è in rallentamento e fa i conti con una “fase delicata” nei Paesi emergenti, «l'Italia è in controtendenza con una crescita che accelera e si rafforza in qualità» ha sottolineato il ministro dell'Economia attribuendo anche alle riforme il merito della ripresa.

Conti pubblici: Padoan, aggiustamento resta forte, no lassista -2-
«Il debito pubblico scende malgrado i tassi siano così bassi e l'inflazione sia così bassa, perché allo stesso tempo c’e' più crescita reale e l'Italia è uno dei pochi Paesi, se non l'unico, che continua ad avere un surplus primario importante. Quindi la nostra stance (atteggiamento, ndr) di politica fiscale resta di aggiustamento forte e non e' una stance lassista. Inoltre il deficit-Pil continua a scendere, siamo e rimaniamo sotto il 3%» ha detto il ministro . «Siamo preoccupati, come la stessa Bce, che l'inflazione continua a restare troppo vicino alla zero e quindi in un'area di rischio che puo' cadere nella deflazione» ha aggiunto . «Naturalmente un pò più di inflazione aiuta anche l'abbattimento del debito, che per un Paese come l'Italia è importante, anche se il debito comincera' a scendere gia' da quest'anno, dal 2016». Perché , ha sottolineato il ministro, «c’è un’inflazione fisiologica che è attorno al 2% che permetterebbe di avere tassi d'interesse relativamente più alti, un sistema bancario più efficiente e una maggiore fluidità nella crescita e nella allocazione delle risorse».

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