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Banche, Renzi: chi è stato truffato riavrà tutti i soldi

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Banche, Renzi: chi è stato truffato riavrà tutti i soldi

«Chi è stato truffato sarà rimborsato fino all'ultimo centesimo. L'Anac farà l'arbitrato e se uno è stato fregato rivedrà i soldi. Poi c'è anche qualcuno che ha rischiato e ci sta anche che li perde i soldi. Noi abbiamo salvato 1 mln di conti correnti, i problemi li avevano fatti quelli di prima accettando regole europee non brillantissime». Così il premier Matteo Renzi, a Quinta Colonna.

Renzi: banche in Italia solide, ma accelerare fusioni
«L'Italia è un Paese solido, il sistema bancario anche. Bisogna tuttavia accelerare sulle misure che sono rinviate da troppo tempo, a cominciare dalle fusioni aggregazioni di banche, a cominciare dalle Popolari per le quali la riforma del nostro governo 2015, a lungo contestata, è invece decisiva e strategica» aveva scritto in serata il premier Matteo Renzi nella sua e-news.

«700 mln per famiglie povere con minori a carico»
La novità annunciata da Renzi a Quinta Colonna, in vista della discussione sulla legge delega, è «di dare un tot per ogni famiglia con minori a carico in situazioni di povertà. Per la prima volta in 70 anni i soldi ci sono e per prima volta vanno ai minori sotto la soglia di povertà che sono circa un milione». Il premier ha ricordato che nella legge di stabilità «abbiamo messo 600 mln più 100 milioni con le fondazioni bancarie e nel 2017-2018 diventeranno un miliardo».

Renzi: non sono isolato, con me 50 milioni italiani
«Nel modo più assoluto non sono isolato, non facciamo una battaglia di retroguardia ma quello che fanno tutti gli altri paesi: vogliono bene all'Europa ma non ci stanno a fare la parte dell'ultima ruota del carro». Così Matteo Renzi, a Quinta Colonna, sul rischio isolamento nella battaglia in Europa. «Non sono solo - ha aggiunto - sono con 50 mln di italiani, io so che tutta l'Italia dice sì all'Europa ma non ci sta a fare la parte di quella che paga ma non ha nulla indietro».

«Dati confermano ripresa dovuta a ripartenza mercato interno»
Il premier ha rimarcato nella sua enews i segnali di crescita dell’economia. «I dati di oggi confermano che la ripresa italiana si deve innanzitutto alla ripartenza del mercato interno», ha sottolineato Renzi, che ha aggiunto: «Tanto per offrire un dato Istat di oggi gli ordini industriali tra novembre 2015 e novembre 2014 sono cresciuti del 12,1%, di cui ben +18,7% gli ordini interni».

«Per rilancio Sud serve coraggio, non inutili convegni»
Non solo. Renzi ha ricordato gli investimenti annunciati da Cisco e Apple nel Sud del Paese. E ha commentato: «Altro che inutili convegni e preoccupati editoriali, servono coraggio e scelte forti. Se il mezzogiorno si libera dal vittimismo e dalla rassegnazione può diventare il più grande elemento di forza dell'Italia. Io ci credo e ci lavoro con tutto l'entusiasmo di cui sono capace».

Fonti Mef: copertura sofferenze banche è sopra media Ue
E in un documento che circola in ambienti del Ministero dell'economia e che compara la condizione delle banche del nostro paese a quella degli altri paesi europei si legge che le banche italiane presentano «un tasso di copertura dei crediti deteriorati più elevato delle media europea» e un «indicatore di liquidità ben posizionate nel confronto» con l'Europa. I nostri istituti, si rileva, sono «relativamente poco esposti» verso i paesi emergenti e con una bassa esposizione rischio in «prodotti derivati».

Bad bank, martedì incontro Padoan-Verstager
Bruxelles sta esaminando anche il delicato dossier della bad bank, il veicolo nel quale verrebbero convogliati i crediti deteriorati delle banche italiane. Sull'ipotesi italiana di meccanismo di garanzia pubblica non c'è una conclusione, e «continuiamo con il dialogo costruttivo con le autorità italiane», ha detto Ricardo Cardoso, portavoce della Commissione europea per la Concorrenza. La questione al centro delle discussioni sulla bad bank tra Roma e Bruxelles è ormai «il prezzo delle garanzie di stato». Lo confermano fonti Ue, sottolineando che «le autorità italiane stanno cercando una soluzione che sia esente da aiuti di stato».

In base al prezzo che verrà fissato per le garanzie offerte alle banche si determina infatti la quota di credito coperta da garanzia: una troppo alta farebbe scattare il semaforo rosso degli aiuti di stato, mentre una troppo bassa non aiuterebbe abbastanza la valutazione dei prestiti, con il rischio di aumentare eventuali perdite sul bilancio delle banche. «Non possiamo dire se siano stati fatti progressi o se si arrivi a una soluzione definitiva già domani», hanno messo le mani avanti le fonti Ue. La questione verrà discussa martedì pomeriggio a Bruxelles nell'incontro tra il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Verstager.


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