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Privacy: i contribuenti devono scegliere se far inserire o meno le spese mediche nel 730 precompilato

I contribuenti italiani devono poter scegliere se far inserire o meno dall'Agenzia delle entrate le proprie spese mediche nel 730 precompilato, al fine di detrarle con la dichiarazione dei redditi. Ci sono, infatti, alcune persone che non gradiscono sia resa nota al Fisco o ai familiari la patologia di cui soffrono o le cure che stanno affrontando. Il Garante della privacy ha scritto al ministero della Salute, alle Regioni e Provincie autonome, al Tribunale del malato, alle principali associazioni operanti nel settore sanitario e a quelle dei consumatori per invitarli a informare i propri iscritti e gli assistiti sulle modalità con cui esercitare questo diritto.

Dati delicati che non tutti vogliono inserire nella dichiarazione
Per la prima volta, infatti, il Sistema Tessera Sanitaria mette a disposizione dell'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel periodo d'imposta precedente (in questo caso il 730 relativo al 2015) con l’obiettivo di semplificare la dichiarazione dei redditi per i lavoratori e i pensionati. I dati sulla salute delle persone però, ricorda il Garante, «sono particolarmente delicati e non tutti gli assistiti, inclusi i familiari a carico, desiderano che siano inseriti - anche solo parzialmente - nella dichiarazione dei redditi. Sono quindi state previste specifiche misure a tutela della riservatezza che tutti gli enti e le associazioni del settore devono contribuire a far conoscere».

Come esercitare opposizione
Chi desidera che i propri dati non siano acquisiti dall'Agenzia delle entrate può esercitare opposizione fino al 31 gennaio 2016 richiedendo all'Agenzia la cancellazione di una o più macro tipologie di spesa dal Sistema Tessera Sanitaria o dal 10 febbraio 2016 al 9 marzo 2016 cancellando le singole spese che non desidera siano conteggiate accedendo direttamente all'apposita sezione del sito web del Sistema TS.

Per il 2016 si può chiedere al servizio sanitario di non trasmettere i dati
Per il 2016 l'assistito può chiedere direttamente a chi eroga il servizio sanitario (medico, odontoiatra, laboratorio di analisi) di non inviare affatto i dati. In farmacia sarà sufficiente non comunicare il proprio codice fiscale al momento dell'emissione dello scontrino.

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