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Salvini e Le Pen: «Schengen è finito»

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Salvini e Le Pen: «Schengen è finito»

  • –Barbara Fiammeri

Roma

A Milano va in scena il primo raduno della destra antieuropeista dell’Enf (Europe of Nations and Freedom) con tanto di contestazioni dei gruppi antagonisti, che in mattinata avevano anticipato l’arrivo di Marie Le Pen e Matteo Salvini scaricando un camion di letame. Nel mirino dei due leader ci sono ovviamente euro e immigrazione.

La numero uno del Front National ha definito Schengen un’«infamia» e si dice «incoraggiata» dalla disgregazione della Ue. Parole che trovano perfetta sintonia con quanto dirà poco dopo Salvini che, come Le Pen, difende Putin e attacca «gli schiavisti e i delinquenti che hanno giacca e cravatta e vivono a Bruxelles».

Il leader della Lega però non ci sta a farsi rinchiudere nel recinto della destra estremista. «Qui c’è gente per bene, i nazisti stanno fuori», ha detto con riferimento a chi protestava, anche se poco prima il fiammingo Tom Van Grieken, dello Vlaams Belang, si era rivolto ai presenti chiamandoli «camerati» e sollevando più di un brusio in platea.

Il filo conduttore di tutti gli interventi è comunque lo stesso: basta con l’euro e con l’immigrazione.«Mentre l’Europa sta crollando sotto i colpi della fame e dell’immigrazione incontrollata, oggi è un momento storico: nasce il sogno di un’Europa diversa fondata sulle comunità e non sulle banche, su Bruxelles e su una moneta sbagliata», dice il leader della Lega. Per Salvini «se un governo di sinistra come la Svezia» decide di espellere 80mila persone a cui ha negato la richiesta d’asilo, rispedendole a casa, «significa che Schengen è morto, finito». Il leader leghista invoca il rafforzamento delle frontiere: «Qualche uomo al Brennero, a Ventimiglia e al confine con la Slovenia» perché «se tutti controllano e noi siamo gli unici a non farlo, chissà dove andranno a finire tutte queste persone...».

Analogo il ragionamento di Marie Le Pen secondo cui «l’immigrazione di massa è l’ultimo braccio armato dell’europeismo, cioè impoverire le nazioni e uccidere per sempre la civiltà». L’Unione europea, per Le Pen, non è altro che un imbroglio «politico e umano» e perciò con la sua fine, e con quella dell’euro, «finirà anche l’austerity». «Non ne possiamo più di questa Ue che sempre di più invade la nostra intimità. La settimana scorsa hanno espresso il desiderio di legiferare sulla condivisione di compiti interni alle famiglie tra uomini e donne. Spero abbiate letti ampi perché l’Ue verrà a dormire tra mogli e mariti ormai», ha ironizzato la leader del Front National. Ma questa Europa «nemica dei popoli» e sostenuta «dai poteri forti», per gli 8 partiti dell’Efn presenti ieri a Milano è destinata «a finire presto», come ha detto Le Pen ricordando i successi elettorali di tutti i partiti di estrema destra in Europa, Francia in primis.

Non poteva naturalmente mancare un attacco diretto a Matteo Renzi. «Un infame», lo definisce Salvini che aggiunge: «Assieme alla Francia abbiamo la sinistra peggiore e più rimbambita del continente».

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