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Malacarne: «A Milano crescono le cause contro le banche»

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anno giudiziario

Malacarne: «A Milano crescono le cause contro le banche»

Cresce il contenzioso finanziario sui derivati e sulle controversie contro le banche, per quanto riguarda il civile mentre sul fronte penale, aumentano i reati di frode fiscale, soprattutto nella forma associata, di bancarotta e in genere i delitti tributari. La fotografia della giustizia nel distretto di Milano, svolta quest'anno, a poche settimane dalla nomina a presidente della Cassazione di Giovanni Canzio, è stata scattata dal presidente vicario Marta Chiara Malacarne.

In materia bancaria le controversie riguardano soprattutto le contestazioni del correntista sulle poste debitorie annotate in conto dalla banca a titolo di anatocismo, interessi ultralegali, commissioni, valute fittizie, di cui spesso è contestato l'effetto di usura. Tutte cause però condotte in forma individuale, senza che si segnalino class action. Va poi sottolineata l'attività della Sezione specializzata in diritto d'impresa, cui sono state attribuite le cause in cui è parte una società con sede all'estero. cause che si sono moltiplicate per l'effetto Expo: nel periodo di riferimento (da luglio 2014 a giugno 2015) i provvedimenti cautelari emessi, che risolvono casi complessi in pochi mesi, sono stati 296, con un aumento del 40% man mano che Expo ha preso corpo.

Sul versante penale, i procedimenti in entrata nei tribunali del distretto sono stati 30.902 con una diminuzione del 6,2% rispetto all'anno precedente con una pendenza finale di 27.786 (+20,04%) di cui quasi il 34% sul tribunale di Milano, Ininfluenti, per ora, alcune delle misure messe in campo dal Governo: il procuratore generale Roberto Alfonso, qualifica come «scarsa» l'applicazione della messa alla prova e «modesta» quella della non punibilità per tenuità del fatto.

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