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Stabilità, Zanetti: nessun problema di copertura anche senza ok Ue…

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intervista ad “agorà”

Stabilità, Zanetti: nessun problema di copertura anche senza ok Ue a flessibilità sui conti

«Noi dialoghiamo con l'Unione europea, perché siamo convinti che lo sblocco del Patto di stabilità dello 0,2 per cento sia una nostra necessità dal momento che stiamo investendo in sicurezza e cultura in un momento di crisi internazionale gravissimo». A difendere la linea della flessibilità dei vincoli di bilancio su cui il premier Renzi ha imperniato l'ultima manovra è il leader di Scelta Civica, Enrico Zanetti, appena promosso viceministro all'Economia. La trattativa con l'Europa, spiega ai microfoni di Agorà (Rai3) «è avviata», e se lo sforamento dello 0,2% non venisse concesso «dovremmo fare altre valutazione sulla Stabilità «ma non esiste un problema di coperture».

Salva banche, distinguere tra investitori informati e non
Parlando dei decreti salva-risparmiatori connessi alla messa in sicurezza dei delle quattro banche del centro nord Italia Zanetti ha invece sottolineato la necessità di «fare dei distinguo» sul fronte degli investitori coinvolti tra chi «si è accollato un rischio finanziario e chi era invece inconsapevole». Specie sulle obbligazioni subordinate occorre infatti «verificare chi è stato informato e chi no». Il governo sta lavorando sui «criteri per i risarcimenti dal fondo di 100 milioni che abbiamo stanziato». Dopo la crisi economica degli ultimi anni «tanti prestiti bancari erogati sono stati travolti» dalla recessione, ha aggiunto, Zanetti, ma «il sistema bancario italiano non è entrato in crisi per le speculazioni, come è successo in altri Paesi europei. I soldi dei risparmiatori delle banche coinvolte non sono stati toccati e questo è fondamentale».

Poste e Mps «operazione inutile e dannosa»
Zanetti ha quindi liquidato come «un'operazione inutile e perfino dannosa» l'ipotesi, al centro di alcune indiscrezioni di stampa, peraltro già smentite, di un possibile interesse di Poste per Mps. «L'acquisizione di Montepaschi da parte di Poste italiane non sarebbe una buona operazione ed è già smentita dal ministero dell'Economia. - ha specificato - Anche perché queste notizie trasmettono l'impressione, totalmente sbagliata, di un Mps alla frutta che se non viene rilevata da mamma Stato in qualche modo, non ha nessun possibile acquirente».

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