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4/10 Unioni civili/La stepchild adoption

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    l’analisi del ddl

    Unioni civili al voto: le novità in 10 punti

    4/10 Unioni civili/La stepchild adoption

    All'articolo 5 il Ddl Cirinnà modifica la legge 184/1983 in materia di adozione e affidamento di minori estendendo anche a un partner dell'unione civile la possibilità di adottare il figlio (anche adottivo) dell'altro partner. Una forma di adozione limitata ad alcune ipotesi tassative: quando il minore è orfano di padre e di madre e l'adottante è parente fino al sesto grado o ha stabilmente instaurato con il bambino un rapporto affettivo già prima della morte dei genitori; quando l'adottante è coniuge del genitore del minore; quando il bambino è in stato di handicap e quando è constatata l'impossibilità di affidamento preadottivo. È questo comunque il punto più controverso dell'intero provvedimento. Secondo i centristi di Ap-Ncd, ma anche secondo la Lega e una parte di Forza Italia, la norma aprirebbe la strada all'utero in affitto. Un emendamento del Pd propone di “ammorbidirla” eliminando ogni automatismo e affidando al giudice del tribunale dei minori la facoltà di disporre “verifiche e indagini” dopo la richiesta di adozione inoltrata dalla coppia. Ma l'ultima parola spetterà all'Aula, e non si esclude che l'intero articolo possa cadere sotto i colpi del voto segreto.

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