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Affittopoli Roma, case vista Colosseo a 30 euro al mese

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morosi anche fra chi paga 10-20 euro al mese

Affittopoli Roma, case vista Colosseo a 30 euro al mese

Case vista Colosseo a meno di un euro al giorno, 10,29 euro per vivere vicino a San Pietro, 24,41 euro per abitare a un passo da piazza Navona o 23,36 euro per avere un affaccio sui Fori. Si allarga a macchia d’olio lo scandalo dell’affittopoli capitolina, con inquilini o occupanti senza diritto che occupano a prezzi stracciati gli immobili del Comune di Roma. La mappatura che ha acceso i riflettori sui furbetti dell’affitto per ora ha interessato solo il I municipio di Roma, per intederci il centro storico. E già solo lì emerge un quadro di abusivi, morosi, privilegiati o inquilini fantasma, completamente sconosciuti al Comune di Roma. Un universo su cui sta tentando di far luce il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, dopo le prime operazioni di controllo avviate dall'amministrazione targata Ignazio Marino.

Per ora sono 574 immobili esaminati
Dai numeri della mappatura immobiliare che ha interessato il I municipio risulta che nei 574 immobili esaminati, solo il 18,5% degli inquilini ha un regolare contratto di affitto. E in questa categoria ci sono anche i morosi. Dagli accertamenti disposti dal Commissario straordinario di Roma Capitale emerge che ci sono morosi anche tra coloro che pagano canoni irrisori tra i 10 e i 20 euro mensili per immobili di pregio in zone centralissime della capitale.

Verifiche in corso su contratti scaduti, requisiti e abusivi

Poi c’è quella che il Campidoglio definisce ampia «zona grigia», pari al 49,6% della platea, nella quale copno compresi utenti con contratti scaduti, o per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione. Fra loro ci sono anche abusivi non ancora accertati o inquilini con procedure di sfratti in corso. Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell’Amministrazione, ammontano al 15,7%.

Ora si incroceranno i dati di tutte le proprietà immobiliari
Dopo la mappatura immobiliare del I Municipio, è in corso una seconda fase, più complessa, di incrocio dei dati su tutte le proprietà comunali al momento censite. L’opera di censimento, per volere di Tronca, avverrà anche con riscontri sul campo. In contemporanea, una parte della Segreteria tecnica, continuerà la mappatura sugli altri Municipi. La Segreteria generale sta avviando procedure di aggiornamento dei canoni, di verifica dei requisiti e degli abusi, subaffitti compresi. L’obiettivo poi è attivare procedure di sfratto in raccordo con l’Avvocatura capitolina, ma anche fare accertamenti delle responsabilità dei dirigenti capitolini che avrebbero dovuto controllare.

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