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Bad bank, cedibile un terzo degli Npl

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Bad bank, cedibile un terzo degli Npl

  • –Antonella Olivieri

Il meccanismo predisposto dal Tesoro per facilitare la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza delle banche vale fino a 6 punti percentuali di beneficio, utile a colmare il gap di prezzo tra la domanda di mercato e l’offerta delle banche. La stima è contenuta in un report di Mediobanca securities, curato dal team di ricerca guidato da Antonio Guglielmi (Mediobanca, con JP Morgan, è advisor del Tesoro sul tema). «Abbiamo voluto chiarire il funzionamento del nuovo strumento - spiega - Guglielmi, che è responsabile della ricerca di Mediobanca securities - e confutare l’assunto del mercato che tutte le sofferenze sono uguali, quando in realtà non è così».

Lo schema

Ogni banca può costituire un veicolo per la cartolarizzazione delle sofferenze. Il veicolo rileverà un portafoglio di prestiti non performing a un valore che non potrà essere più elevato del book value al netto degli accantonamenti. Quindi, il veicolo emetterà bond sia senior sia junior. Sarà l’agenzia di rating a stabilire la percentuale delle due tranche in modo da ottenere una valutazione investment grade di almeno BBB-. La tranche senior sarà assistita dalla garanzia di Stato. I proventi derivanti dall’escussione delle garanzie reali sottostanti (per esempio immobili) andranno, nell’ordine, a ripagare: il servicer, cioè il soggetto che si occuperà di escutere le garanzie reali, al quale saranno retrocesse commissioni; la garanzia di Stato; gli interessi sulla tranche senior; il rimborso del bond senior; i pagamenti sulla tranche junior.

La garanzia pubblica

Il riferimento per stabilire il prezzo della garanzia di Stato è un Cds “sintetico” (credit default swap) su un basket di titoli finanziari e non, il cui valore sarà la media dei prezzi dei sei mesi precedenti. Per i primi tre anni di durata della cartolarizzazione il riferimento è il Cds a tre anni; per il quarto e quinto anno il riferimento è il Cds a cinque anni; oltre il quinto anno il riferimento è il Cds a sette anni: in tutti i casi il costo della garanzia si calcolerà sull’ammontare residuo della tranche senior. È previsto un meccanismo di penalità addizionali per gli anni successivi al terzo se la tranche senior non sarà stata interamente rimborsata. Rispetto a una durata standard della cartolarizzazione di sette anni, il costo della garanzia statale, a prezzi di mercato, così come stimato dagli analisti di Mediobanca, è di 85-90 punti base all’inizio e di 125-135 punti base alla fine, cui aggiungere la penalità.

Npl, un terzo è smobilizzabile

Mediobanca copre un gruppo di banche italiane che ha in pancia complessivamente 150 miliardi di sofferenze lorde (rispetto ai circa 200 miliardi del sistema), e 60 miliardi di sofferenze nette (al netto cioè degli accantonamenti già effettuati): il gruppo include UniCredit, Intesa, Mps, Banco Popolare, Ubi, Bper, Bpm, Popolare di Sondrio, Credem e Creval. Di queste sofferenze, circa un terzo dovrebbe riuscire a trovare un prezzo di mercato per la cartolarizzazione assistita da garanzia statale.

Il report considera infatti che le banche selezioneranno per la cartolarizzazione dapprima i prestiti in sofferenza più “vecchi”, con un percorso di recupero già avviato e quindi con una maggior cognizione sul valore effettivo degli asset collaterali in garanzia, oppure quella parte dei crediti deteriorati che, se ceduta, permette di liberare capitale (diminuendo i risk weighted assets) o che, in alternativa, permette di aumentare la copertura dei crediti dubbi di 4-5 punti. Il report stima che, in media per il gruppo di banche considerato, la parte delle sofferenze con anzianità superiore a tre anni ammonti a 26 miliardi, al netto degli accantonamenti, e che la parte “standard” sfiori i 17 miliardi. Su questi prestiti - è la tesi - è più facile colmare il gap che divide domanda e offerta sul valore delle sofferenze da cedere (di fatto sul valore della tranche junior, che viene rimborsata per ultima). Mediamente questo gap di mercato può essere stimato in 20 punti percentuali (con il potenziale acquirente che offre il 20% del valore nominale della sofferenza e la banca che le valuta al 40%), ma nel caso di queste sofferenze - standard o più anziane - il divario tra domanda e offerta si restringe a 10-15 punti. Secondo i calcoli degli analisti di Mediobanca securities, la garanzia di Stato permette di chiudere il gap di 2-3 punti, mentre il fatto che chi compra la tranche junior può nominare il servicer che recupera i crediti (e incassa di regola il 10% di commissioni) vale circa altri 3 punti. Nel complesso il meccanismo predisposto dal Tesoro, di per sè, può insomma consentire di colmare il gap fino a 6 punti percentuali.

Il tempo è denaro

Il report considera che le banche aspetteranno uno-due anni a smobilizzare la parte più recente delle sofferenze, in attesa degli effetti della riforma fallimentare che, riducendo i tempi di recupero, aumenterà il prezzo di mercato dei non performing loan da cartolarizzare. La garanzia statale è richiedibile per 18 mesi e dovrebbe essere rinnovabile. In discussione con la Bce è inoltre la possibilità di utilizzare la tranche senior delle cartolarizzazioni per il rifinanziamento presso la banca centrale, cosa che aiuterà gli istituti di credito anche sul fronte della liquidità.

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