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Nuove regole sull’idoneità: patente più difficile per chi…

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sicurezza stradale

Nuove regole sull’idoneità: patente più difficile per chi russa molto (e quindi riposa poco)

Chi russa molto potrebbe avere problemi a ottenere e rinnovare la patente: tra le malattie che impattano sull’idoneità psico-fisica necessaria per guidare, è entrata l’Osas, cioè la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, che disturbando il riposo notturno può portare ad addormentarsi di giorno.

Ciò è avvenuto il mese scorso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero delle Infrastrutture 22 dicembre 2015, di recepimento dell’ultima direttiva europea sui requisiti fisici per la patente (la 2014/85). In teoria è un notevole passo avanti: per la prima volta l’Europa prende in considerazione una malattia che si stima colpisca solo in Italia 1,6 milioni di persone e sia tra le cause del 22% degli incidenti stradali. In pratica, sarà difficile applicare le nuove regole: se l’interessato non la dichiara, è difficile che i medici si accorgano della malattia in sede di visita per il rilascio o il rinnovo della patente.

Infatti, spesso l’Osas non è diagnosticata: chi russa la sottovaluta e neanche sa che è una malattia e la si può curare. Così quando si va dal medico di base a chiedere il certificato anamnestico (che riporta le malattie di cui l’interessato soffre e va poi portato al sanitario abilitato alle visite per la patente, normalmente all’Asl, alle Ferrovie o presso agenzie di pratiche e autoscuole), l’Osas sfugge. Senza contare i casi di chi sa di averla ma la nasconde anche al medico curante oppure ne sfrutta la compiacenza.

In ogni caso, le nuove regole prevedono che le persone cui è stata diagnosticata l’Osas (sia moderata sia grave) o sanno di essere forti russatori devono dichiararlo. Al medico abilitato spetta invece fare domande o cercare altri elementi (obesità, collo grosso, mandibola piccola o poco prominente, ipertensione, diabete eccetera) che portino a individuare sonnolenze diurne e russamenti rumorosi e che si ripetono ogni notte da almeno sei mesi, con o senza pause nel respiro.

Quando emerge che c’è la malattia, la competenza per la valutazione dell’idoneità alla guida passa alla Commissione medica locale, la quale decide con la consulenza di uno specialista. L’esito è un’idoneità senza limitazioni per chi è valutato a basso rischio. Se il rischio è ritenuto compatibile con la sicurezza, si concede una patente valida al massimo per un anno per mezzi pesanti e tre per mezzi leggeri. Se il rischio è elevato, l’idoneità viene negata.

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