NEW YORK - Yahoo! sempre più in crisi e impegnata a ridurre i costi con tagli del 15% della forza lavoro globale di 11.000 dipendenti, ha annunciato che chiuderà gli uffici in cinque grandi città compresa Milano. Le altre metropoli internazionali «cancellate» dalla mappa del pioniere di Internet sono Madrid in Europa e poi Dubai, Città del Messico e Buenos Aires.
Il piano prevede un risparmio di 400 milioni di dollari nelle spese di gestione entro la fine dell'anno. L'azienda inoltre ha indicato che esplorerà «dismissioni non strategiche» che potrebbero portare in cassa oltre un miliardo di dollari.
L'obiettivo della riorganizzazione strategica è quello di «migliorare la redditività e accelerare la crescita attraverso un maggior focus» sui punti di forza del gruppo. «È un piano ambizioso che prevede uno spostamento nei prodotti e nelle risorse», ha detto l'amministratore delegato Marissa Mayer.
Yahoo! non ha escluso ulteriori alternative strategiche, vale a dire una cessione del core business di Internet.
Nel quarto trimestre del 2015 Yahoo ha subito una perdita di 4,435 miliardi di dollari a causa della svalutazione di vari asset tra cui Tumblr. Al netto di voci straordinarie, i profitti per azione sono stati pari a 13 centesimi, in calo dai 30 dello stesso periodo dell'anno precedente ma in linea alle stime. I ricavi sono cresciuti dell'1,6% a 1,27 miliardi, leggermente sopra le previsioni degli analisti. Quelli generati dalle ricerche sul web sono stati pari a 522 milioni (+12%) centrando il consensus.
I ricavi “Mavens”- una misura recentemente introdotta per tenere traccia di pubblicità social, native, video e su dispositivi mobili - sono cresciuti a 472 milioni (+25,8%). L'intero 2015 ha visto una perdita per 4,351 miliardi contro gli utili per 7,532 miliardi del 2014. Il fatturato è salito del 7,57% a 4,968 miliardi. Le vendite da ricerche su Internet sono aumentate in 12 mesi del 16% a 2,084 miliardi. I Mavens sono passati a 1,66 miliardi da 1,148 miliardi. In attesa dei conti il titolo aveva finito la seduta in calo dell'1,72% a 29,06 dollari. Nel dopo mercato ha ceduto l'1,17% a 28,72 dollari. Nell'ultimo anno ha bruciato il 35% del suo valore.
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