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Affitti, Grillo e Fassina contro Pd

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Affitti, Grillo e Fassina contro Pd

  • –Ivan Cimmarusti

In attesa che il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca completi il dossier sui canoni irrisori della Capitale, ieri la vicenda si è spostata sul piano politico. A rimpallarsi le responsabilità i diversi esponenti delle amministrazioni succedutesi alla guida del Campidoglio. Mentre il M5S ha preso di mira il Pd.

Beppe Grillo ha attaccato: «La sede Pd di via dei Giubbonari a Roma è del Comune e non paga l’affitto da anni». La replica di Matteo Orfini, commissario del Pd romano: il Comune avrebbe dovuto dare «informazioni, per poter poi pagare. Cosa mai avvenuta». Roberto Morassut (ex assessore all’Urbanistica della giunta Veltroni e sfidante di Roberto Giachetti alle primarie Pd) ha poi parlato di un «buio durato 5 anni» riferito alla Giunta Alemanno. E l’ex sindaco di centrodestra ha riportato le responsabilità sulla Giunta Veltroni. L’ex sindaco Ignazio Marino ha rivendicato la sua operazione trasparenza: «Avevano avuto la possibilità negli anni ’90, nella giunta Rutelli, e negli anni 2000, in quella Veltroni, di fare quell’operazione che abbiamo fatto noi nel 2013». A rincarare la dose Stefano Fassina, candidato sindaco per Sinistra Italiana: «Sarebbe utile capire perché in 17 anni di governo della città, quando Giachetti era capo gabinetto del sindaco Rutelli e Morassut assessore all’Urbanistica della giunta Veltroni, non si è fatto un serio censimento». Questo in una giornata con scontri tra movimenti per la casa e forze dell’ordine: alcune famiglie hanno tentato di occupare uno stabile, a via Ostiense. Intanto la Procura è al lavoro. Ieri il sostituto procuratore Nadia Plastina ha dato mandato alla polizia municipale di compiere una perquisizione e acquisizione documentale nell’Ufficio condoni di Roma. Nel registro delle notizie di reato 4 funzionari accusati di abuso d’ufficio e corruzione. Stando alle ipotesi, avrebbero percepito tangenti per chiudere un occhio sulle richieste di condoni. Non avrebbero però responsabilità la società Risorse per Roma, incaricata dall’amministrazione di compiere l’istruttoria a chiedere il definitivo via libera all’Ufficio condoni. Il procuratore capo Giuseppe Pignatone coordina col procuratore aggiunto Francesco Caporale altre due inchieste: una su beni immobili del Comune concessi a privati che non avrebbero mai pagato l’affitto, affidata al sostituto procuratore Alberto Galanti, e una sulle modalità di assegnazione degli immobili, che segue il sostituto Corrado Fasanelli. Prima di aprire altri fascicoli, la procura è in attesa di analizzare il dossier Tronca.

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