
Il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, è stato arrestato dalla polizia per abuso d'ufficio e corruzione nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti condotta dalla procura del capoluogo. L'operazione della Digos, che è scattata all'alba, ha portato all'arresto anche di un imprenditore e un commercialista.
Ai domiciliari il sindaco e il commercialista, in carcere l’imprenditore
La procura ha disposto gli arresti domiciliari per il primo cittadino e per il commercialista Massimo Vergara, mentre per l'imprenditore Luca Screti il gip di Brindisi ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa. Consales, eletto come sindaco indipendente e successivamente iscritto al Pd, si è autospeso nel novembre del 2013, a seguito di precedenti vicende giudiziarie personali, per le quali è in corso il dibattimento. Il presidente della Regione e segretario del Pd pugliese, Michele Emiliano, che aveva chiesto a Consales dimissioni mai arrivate, ha scritto su Twitter che «Il Pd Puglia aveva ritirato da mesi la fiducia al sindaco di Brindisi proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti». La vicenda sarebbe partita da un debito del sindaco di 315mila euro con Equitalia che era stato improvvisamente pagato in contanti, operazione che aveva fatto scattare i controlli antiriciclaggio.
Procuratore Di Napoli: commistione di interessi
«L'inchiesta ha dimostrato una perdurante commistione di interessi tra il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, e la società Nubile che per circa due anni ha gestito lo smaltimento dei rifiuti», ha affermato il procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Di Napoli, che ha illustrato l'operazione nel corso di una conferenza stampa. Di Napoli ha spiegato che uno dei primi atti dell'amministrazione Consales è stata la stipula del contratto con la Nubile per l'utilizzo dell'impianto di bio stabilizzazione di contrada Pandi. La struttura - è emerso dalle indagini - era stata realizzata nel 2001 e risultava dunque vetusta, sia per le tecnologie utilizzate che rispetto alle norme, nazionali e comunitarie, più recenti. Per la sua messa in funzione era necessario un progetto di ammodernamento, che il Comune inviò alla Regione Puglia, chiedendo che venisse rilasciata l'Autorizzazione integrata ambientale. Quel progetto, nel corso di alcune perquisizioni negli uffici della Nubile, è stato ritrovato tale e quale e il sospetto accusatorio è che sia stato preparato proprio dalla ditta e poi fornito al sindaco affinchélo sponsorizzasse con la Regione.
L’imprenditore dei rifiuti avrebbe aiutato il sindaco a pagare Equitalia
Il magistrato ha dichiarato che «sei rate» del debito del sindaco, «per un totale di 30.000 euro sono state estinte grazie ai soldi veicolati tramite il commercialista della Nubile, Massimo Vergari, che le ha pagate direttamente o ha fatto arrivare il denaro al primo cittadino». Il pagamento delle rate, che in totale ammontavano a circa 315.000 euro, si è interrotto nel novembre 2013, in concomitanza con alcune perquisizioni effettuate dalla Digos. Gli accertamenti bancari effettuati sui conti correnti del primo cittadino non hanno consentito di trovare una spiegazione ragionevole per l’improvviso pagamento di quelle rate. «Nel processo in corso - ha precisato il procuratore - il sindaco non ha mai voluto dire da dove venivano quei soldi, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere». L'accusa di corruzione, ha spiegato il magistrato, «nasce proprio dal presunto trattamento di favore che Consales avrebbe riservato alla Nubile in cambio di quelle utilità. Crediamo di avere trovato le prove dell'asservimento delle pubbliche funzioni al l'interesse privato di una società».
Sotto sequestro l'impianto di trasformazione dei rifiuti solidi urbani
L'inchiesta, particolarmente articolata e complessa, iniziata nel 2013, è stata coordinata dalla Procura ordinaria di Brindisi. Sono in corso numerose perquisizioni personali e domiciliari, nonché il sequestro dell'impianto di biostabilizzazione e produzione Cdr-Css dai rifiuti solidi urbani sito nella zona industriale di Brindisi.
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