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Crisi Borse, Padoan: fiduciosi che si possa tornare a maggiore…

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riunione ecofin

Crisi Borse, Padoan: fiduciosi che si possa tornare a maggiore tranquillità

L'incertezza sulle prospettive della crescita economica, che genera «instabilità» sui mercati finanziari, potrà essere «mitigata» se tutti i «livelli di policy» faranno la propria parte. Lo dice il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che in conferenza stampa al termine dell'Ecofin a Bruxelles conferma la sua «fiducia» che si possa presto tornare ad una situazione «di maggiore tranquillità» sui mercati.

Crisi mercati: con policy coordinate possibile mitigare senso di incertezza
«C'è la percezione diffusa - spiega Padoan dopo la riunione - che stiamo vivendo una fase di instabilità, su e giù, perché oggi i mercati mi sembra vadano su, che riflette anche un'incertezza sulle prospettive di crescita». «È chiaro - continua Padoan - che la crescita richiede un'azione a diversi livelli, a livello internazionale, e di questo si parlerà al G20 di Shanghai, a livello europeo e a livello nazionale. Se tutti i livelli di policy fanno quello che è richiesto, c'è un senso di fiducia che questa situazione di incertezza potrà essere fortemente mitigata e quindi potremo tornare a una situazione di maggiore tranquillità». Cauto ottimismo anche sulla prospettiva dell’uscita del Regno Unito dalla Ue: all’Ecofin, spiega il ministro, «c'è unanimità, sia pure con qualche sfumatura diversa, sul fatto che l'uscita del Regno Unito dalla Ue sarebbe un grave danno per lo stesso Regno Unito e per l'Unione», e c’è quindi uno spazio per «trovare un accordo sulle richieste britanniche».

Pil, «avrei preferito qualche decimale in più, ma non sono preoccupato»
Tema del giorno è però anche l’ultimo dato dell’Istat sul Pil italiano nel IV trimestre 2015, in frenata rispetto alle previsioni. Al di là dei decimali, che «contano poco», quello che importa è la direzione della crescita economica italiana, che sarà anche «rafforzata» nel 2016, commenta Padoan riferendosi al bollettino flash dell’Istituto di statisticache registra per il Pil nel periodo considerato un +1% tendenziale, +0,1% congiunturale; nel 2015 +0,7 per cento. La crescita dello 0,7% «che viene fuori dalle stime dell'Istat - continua Padoan - è ovviamente più basso delle previsioni del governo. L'importante è però la direzione di marcia, che è una direzione di crescita, dopo tre anni di recessione profonda, confermata per il 2015 e che sarà, anche qui le previsioni concordano, al di là delle cifre specifiche, sarà confermata e rafforzata nel 2016. Avrei preferito un numero maggiore, ma dobbiamo aspettare il dato definitivo. Non sono preoccupato: la riconsiderazione del quadro di finanza pubblica e macroeconomico ovviamente sarà fatta in modo sistematico con il Def in aprile».

Banche, governo «guarda a fusioni con etremo interesse»
Altro tema al centro dell'incontro con la stampa le riforme promosse dal governo italiano per il settore bancario nazionale, particolarmente rilevanti in un momento in cui i nostri istituti di credito sono nell'occhio del ciclone della crisi della Borsa. Le banche italiane, spiega Padoan, «sono state in questo periodo al centro dell'attenzione sia per la questione delle sofferenze sia per possibili mergers, che come governo guardiamo da fuori con estremo interesse e positività». Ma, ricorda, le stesse banche «sono uscite molto bene dalle valutazioni sulla solidità dei bilanci» e, conclude «per completare il quadro, il presidente Draghi ha ribadito poco tempo fa che non ci sono necessità di aumento di capitale nelle banche europee e quindi neanche in quelle italiane». In questo periodo «le banche italiane sono al centro dell'attenzione anche per i possibili merger, ».

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