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Appalti truccati nella sanità lombarda: 21 arresti. Tra loro…

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Appalti truccati nella sanità lombarda: 21 arresti. Tra loro Fabio Rizzi, consigliere regionale Lega Nord

I carabinieri del Comando provinciale di Milano stanno eseguendo 21 ordinanze di misura cautelare firmate dal Gip del tribunale di Monza, su richiesta della locale procura, nei confronti di 21 persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio.

Si tratta dell'indagine “Smile”, secondo la quale un gruppo imprenditoriale avrebbe turbato in proprio favore l'aggiudicazione di una serie di appalti pubblici - banditi da diverse Aziende ospedaliere della Lombardia per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici - corrompendo i funzionari preposti alla gestione delle gare. Le persone con funzioni pubbliche coinvolte nell'indagine sono 10, tra le quali risulta esserci anche Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità e politiche sociali della Regione Lombardia, estensore della recente riforma in materia sanitaria e consigliere regionale della Lega Nord.

Le indagini avrebbero fatto emergere un sistema caratterizzato «non solo dalla violazione dei principi cardine di trasparenza, imparzialità, legalità, indispensabili per una buona amministrazione pubblica», ma anche «l'erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti».

Al centro dell'indagine, l'imprenditrice e medico Maria Paola Canegrati. La sua società “Odontoquality”, con sede ad Arcore, avrebbe consolidato «una posizione di sostanziale monopolio» che vinceva «la quasi totalità degli appalti».

L'indagine va contestualizzata nella riforma della sanità lombarda che, all'inizio degli anni Duemila, aveva portato all'ingresso dei privati, in ambito odontoiatrico, negli ospedali con lo scopo dichiarato di abbassare le tariffe delle cure dentali rispetto agli ambulatori privati.

Per aver favorito la società controllata dalla dottoressa Canegrati, arrestata oggi insieme a loro, il consigliere del Pirellone Fabio Rizzi e l'imprenditore Mario Valentino Longo avrebbero ricevuto come «remunerazione» il finanziamento della campagna elettorale del politico per le regionali del 2003, una tangente da 50mila euro (pagata in contanti con l'intermediazione di un soggetto accusato di riciclaggio) e una serie di finte consulenze per 500 euro fatturate dalla moglie di Longo.

«Regione Lombardia è parte offesa. Quando succedono queste cose la Regione è infangata. Ci costituiremo in giudizio e siamo pronti a fare tutto ciò che serve», ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo in aula durante la seduta del Consiglio regionale lombardo, a commento dell'arresto del consigliere Rizzi.

Mentre il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha deciso di sospendere Rizzi dalla Lega. «Per il bene suo, della verità, della Lega e dei cittadini della Lombardia - ha affermato -, il consigliere Fabio Rizzi è sospeso dalla Lega Nord».


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