Italia

Convenzioni Consip, risparmi fino al 52%

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

Convenzioni Consip, risparmi fino al 52%

  • –Marco Rogari

ROMA

Fino al 52% per le fotocopiatrici, al 51% per le stampanti, al 43% per il traffico voce da telefono fisso, al 18,5% per una city car e tra il 7 e il 15% per un Pc portatile. Non sono gli sconti delle campagne promozionali di vari “store” o dei classici “svuota-tutto” a fine esercizio commerciale ma i risparmi realizzati nel 2014 (e rilevati nel 2015) dalle pubbliche amministrazioni che hanno scelto di affidarsi alle convenzioni Consip (dal tradizionale bando fino al mercato elettronico) per le loro forniture rispetto ai prezzi applicati fuori convenzione. E tra le 22 categorie censite dal ministero dell’Economia in collaborazione con l’Istat su un campione rappresentativo di quasi 1.400 amministrazioni c’è un po’ di tutto: dalla benzina, con uno scarto del 17,75% per le Pa locali e del 13,39% per quelle centrali tra prezzo Consip e prezzo fuori convenzione, al servizio luce (-35,47%), fino ai buoni pasto (risparmio medio con metodo Consip del 4,09%) e alla carta naturale. Che però fa registrare un prezzo medio più alto sul mercato elettronico Consip (Mepa) dell’1,58% per il formato A4 e del 5,44% per il formato A3. In ogni caso il contenimento delle spese per acquisti di beni e servizi con gli strumenti di “centralizzazione” nella Pa è evidente.

Proprio il rafforzamento del meccanismo di centralizzazione è uno dei pilastri della spending review per il 2016 e di quella che il commissario Yoram Gutgeld sta mettendo a punto in sinergia con il Mef per il 2017. Ed è quello che sembra voler far notare il Ministero dell’Economia nella nota pubblicata ieri sul suo sito Internet per dare conto della rilevazione 2015 sui prezzi Consip e fuori convenzione nel 2014.

Un’ulteriore risposta indiretta alle critiche mosse nei giorni scorsi sulla reale efficacia della revisione della spesa condotta dal Governo e alla parziale bocciatura della Corte dei conti degli interventi adottati negli ultimi anni. Già venerdì il Mef aveva fatto notare che l’effetto-spending sul 2016 è di 25 miliardi e che l’impatto delle misure adottate dal 2014 fino all’ultima legge di stabilità è di oltre 46 miliardi cumulando gli effetti anno per anno.

Il Governo si attendete di recuperare ulteriori consistenti risorse dal rafforzamento del dispositivo di centralizzazione degli acquisti Pa, previsto dal decreto 66/2014 sul bonus Irpef da 80 euro e affinato dall’ultima “stabilità”, che è imperniato sulla riduzione da 35mila a sole 33 stazioni appaltanti Consip compresa. Già a marzo ci saranno le prime gare con il nuovo metodo con attenzione soprattutto al settore sanitario (in primis aghi e siringhe). E prima della fine di marzo, come ricorda il Mef, sarà completata la nuova rilevazione avviata dal ministero dell’economia su tutte le Pa statali sulle previsioni dei fabbisogni di beni e servizi con l’obiettivo di eliminare duplicazioni e sprechi. Quanto al nuovo meccanismo rafforzato di centralizzazione degli acquisti nel mirino ci sono da subito 15 miliardi di spesa per forniture, di cui 12,8 miliardi specificamente “sanitaria”. I risparmi ipotizzati sono del 10% (20% secondo stime più ottimistiche) e il traguardo finale è quello di aggredire una quota di uscite per forniture pari a circa 50 miliardi in tre anni (attualmente Consip con gli strumenti attuali ne aggredisce direttamente e indirettamente circa 40 miliardi) e di realizzare nello stesso periodo almeno 5 miliardi di risparmi.

Con legge di Stabilità 2016 tra l’altro sono stati introdotti paletti più stringenti per far sì che le amministrazioni utilizzino in misura sempre maggiore le convenzioni Consip per i loro acquisti. Da quest’anno, infatti, i prezzi benchmark della Consip, individuati con Dm dell’Economia e poi pubblicati sul sito del Mef, indicheranno per ciascun bene e servizio per il quale verrà attivata una convenzione, oltre il prezzo anche le caratteristiche ritenute essenziali per soddisfare le esigenze delle Pa e che individuano in modo puntuale il bene e il servizio offerto. E se un’amministrazione deciderà di effettuare acquisti fuori convenzione avrà l’obbligo di giustificarne il motivo in riferimento a esigenze particolari che non sarebbero soddisfatte con le caratteristiche del bene previste.

Tornando alla rilevazione I risparmi riguardano anche l’acquisto di autocarri e minibus (26% di risparmio medio con metodo Consip) e l’Ict, settore dove il ricorso alle convenzioni ha consentito una riduzione dei prezzi per server tra il 20% e il 37%, e tra il 7% e il 15% per i Pc portatili, mentre per i pc desktop si arriva al 21 per cento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA