Tra i «50.000 e i 70.000 migranti» rischiano di rimanere bloccati in Grecia a marzo dopo la stretta agli ingressi decisa dai Paesi balcanici. Sono le stime del ministro delle politiche migratorie di Atene, Yannis Mouzalas. «Abbiamo un piano di emergenza, ma ci auguriamo che l'Unione europea si muova più velocemente» per affrontare la crisi, ha detto il responsabile intervistato dalla tv Mega. «Ci sono attualmente 22.000 migranti intrappolati in Grecia», ha aggiunto. Non si possono lasciare da soli i Paesi impegnati in prima linea nella gestione dei profughi e i pesi dell'accoglienza debbono essere «distribuiti equamente».

Dal fronte della cronaca, la Guardia Costiera ha soccorso altri 66 migranti a largo di Kos, nel Mar Egeo. Due le operazioni di intervento durante la scorsa notte che hanno impiegato la Motovedetta CP292, dislocata proprio a Kos, in Grecia. Le persone soccorse sono di origine siriana e pachistana. Tra loro ci sono 26 bambini e una donna incinta tra le 18 salvate. I migranti sono stati successivamente condotti in salvo nel porto di Kos, dove la Motovedetta CP292 ha fatto rientro questa mattina.

Intanto non si placano le polemiche che contrappongono da giorni il governo di Atene a quello di Vienna. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha accusato la Grecia di comportarsi «come una agenzia di viaggio» quando lascia passare liberamente i migranti diretti verso l'Europa occidentale in una intervista alla stampa austriaca. «Non capisco più la politica dei greci. È inaccettabile che la Grecia agisca come una agenzia di viaggi e lasci passare tutti i migranti. La Grecia ha accolto l'anno scorso 11.000 richiedenti asilo, noi 90.000. Questo non deve ripetersi», ha dichiarato il dirigente socialdemocratico a un quotidiano austriaco.

Il braccio di ferro fra Vienna e Atene è cominciato quando l'Austria ha introdotto il 19 febbraio delle quote per i migranti che vogliono entrare nel suo territorio, imitata dai vicini balcanici. L'Austria, che conta 8,5 milioni di abitanti, contro i circa 11 milioni della Grecia, sostiene di essere il Paese dell'Ue che ha accolto più migranti per abitante l'anno scorso, dopo la Svezia. Vienna ha accettato di ospitare fino a 37.500 rifugiati extra quest'anno, una percentuale, che se fosse applicata su scala europea, consentirebbe di accogliere due milioni di migranti in Europa nel 2016, secondo Faymann.

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